Dpcm: decreto presidenziale, colpo mortale

Siamo senza parole, è difficile sopportare fino a vedere sbriciolata l’Italia lasciata in mano consapevolmente a chi l’avrebbe rovinata, perché un anno fa seppure senza Covid, si sapeva bene a cosa saremmo andati incontro coi giallorossi e questo ultimo decreto lo conferma, una follia economica e sociale, altroché lotta alla pandemia. Del resto scusate: da quando è esploso il virus l’esecutivo, da Roberto Gualtieri a Lucia Azzolina, da Francesco Boccia a Roberto Speranza ad Alfonso Bonafede – e ovviamente a Giuseppe Conte – a via di sbagli e di idiozie sui Dpcm hanno creato un clima infame, di sfascio, rabbia e ribellione da Gotham City. Anzi, a proposito di Covid chissà se dodici mesi fa, visto il veto assoluto dell’Europa sull’eventualità che un voto portasse il centrodestra a governare, non ci fosse qualcuno che sapesse l’aria che tirava e che sarebbe arrivata dalla Cina. A pensare male è peccato ma ci si azzecca spesso diceva il Giulio Andreotti.

Insomma, sbaglieremo ma siamo convinti che una pandemia così partita guarda caso dalla Cina che nessuno tranne Donald Trump si permette di attaccare. Anzi, da Bill Gates, a Mark Zuckerberg, da Jeff Bezos a George Soros e Papa Bergoglio è tutto un blandire, più che una disgrazia occasionale sembra sia il frutto di un disegno programmato per arrivare a un nuovo ordine mondiale e imperiale, che la Cina spietata comunista ha sempre coltivato nella volontà di essere la guida unica politica ed economica dell’umanità. Quello che è incredibile è che proprio in Cina, dove il virus avrebbe dovuto provocare una tragedia immane, semmai peggiore di quella per il mondo, tutto si sia risolto in un batter d’occhio al punto tale, che oggi è l’unico Paese praticamente Covid free, è tutto aperto e funzionante, senza limitazioni, è l’unico che cresce come e più di prima, non ha più contagi ma una montagna di soldoni per comprarsi tutto in giro per nazioni, a partire dalla nostra, che strano non vi pare?

E che l’Italia sia da tempo nel mirino della Cina non solo non è una novità viste le acquisizioni di questi anni, ma col 5G e la via della seta si è accelerata la partita per il controllo del Mediterraneo di cui siamo il Paese più strategico e importante geograficamente, parliamo di porti. Insomma, anche i romani pensarono all’Africa e al Medioriente, innanzitutto, perché sapevano che il Mare Nostrum gli consentiva una agibilità commerciale straordinaria nei traffici. Dunque, non è un caso che la Cina abbia pensato all’Italia dopo essersi comprata fino ad ora mezza Africa. Oltretutto, i cinesi con l’Europa del nord e quella centrale stanno messi molto bene perché sia la Francia che la Germania fanno con loro affari d’oro e in questi ultimi anni li hanno incrementati, per non dire dei rapporti con Vladimir Putin che, nemmeno a farlo apposta, ha rinsaldato gli accordi con la Turchia di Recep Tayyip Erdogan per portarla in dote all’occorrenza agli amici cinesi. Ecco perché sbaglieremo ancora: l’unico anello strategico per chiudere il cerchio restava l’Italia, ma per farlo ovviamente servivano condizioni politiche economiche e internazionali, emergenziali. Anche perché sappiamo bene che l’Italia ha un legame speciale con l’America e che i repubblicani non amano i cinesi comunisti. Con Donald Trump poi non ne parliamo: la Cina non passa. Ecco perché Trump è diventato il bersaglio mondiale di tutta la sinistra radical chic italiana oltreché planetaria.

Per carità, stiamo tracciando un quadro forse fantasioso e grossolano, ma il contadino si sa ha le scarpe grosse e cervello fino, e per arrivare a sottomettere definitivamente il nostro Paese servivano due cose: che fosse ridotto in ginocchio, con l’Europa concentrata su ben altro di grave, e che in America fosse fatto fuori Trump e messo un fantoccio di sinistra dei democratici. Joe Biden, infatti, è perfetto. Perché sia chiaro: se negli Usa tornassero al Governo i democratici, i rapporti con la Cina sarebbero tutt’altro che quelli di ora, come sarebbero diversi con la Ue visto che Trump non ama né Emmanuel MacronAngela Merkel, li tiene alle corde. Sbarazzarsi di Trump e ritrovarsi un’Italia alla disperazione appesa alla bonomia dell’asse franco-tedesco, per la Cina sarebbe scacco matto. A quel punto la Cina, con l’Europa franco-tedesca complice, con l’Italia disperata e in vendita, visto che la Grecia è già comprata, con l’Africa praticamente in mano, e con Putin ed Erdogan sodali, per non dire di Bergoglio e il Vaticano, sarebbe pronta ad una nuova Yalta. Ma a due stavolta: al posto del comunista Stalin quello cinese Xi Jinping, con Biden anziché Franklin Delano Roosevelt, visto che l’Inghilterra per fortuna sua si è chiamata fuori.

Ma Yalta è stata la conseguenza di una catastrofe orrenda, immane, la Seconda guerra mondiale, perché per ristabilire l’ordine planetario deve accadere qualcosa di molto brutto e di straordinario altrimenti non c’è potenza economica che basti per quanto grande. E visto che le guerre di quel tipo fortunatamente oggi non si fanno, serviva altro, per mettere in allarme e sotto scacco tutto il mondo come fosse in guerra. Il Covid? E perché no? In fondo non è una guerra mondiale quella che vediamo contro il Covid? Solo la Cina è uscita indenne e più forte, come mai? Suvvia.

E allora, noi diciamo come mai un anno fa non ci hanno fatto votare ben sapendo che avrebbe vinto il centrodestra e che il Paese avrebbe avuto una politica internazionale molto diversa, specialmente con la Cina e con la Ue, e che il centrodestra alla guida dell’Italia avrebbe avuto con Trump un legame molto forte e vincolante? Come mai è stato dato il Paese ad una coalizione di incapaci che si è insultata fino ad un minuto prima e che per mettersi assieme ha rinnegato ogni giuramento? Come mai si è lasciato premier Conte, che era stato un fallimento? Come mai si è consegnata l’Italia ad una politica comunista assistenziale, statalista, antiprenditoriale, che nulla avrebbe fatto per la ripresa economica nazionale? E perché, quando è scoppiato il Covid, non si è chiamato subito a viva voce Mario Draghi assieme ad un Governo di politici e di esperti che fossero in grado di salvarci davvero, e di prendere quei provvedimenti scontati, seri, necessari, al posto delle idiozie esiziali giallorosse che abbiamo visto?

Perché amici cari, passato un anno, di decreto in decreto, a forza di ascoltare scienziati sanitari e commissari, in Italia il virus dilaga lo stesso, la libertà è ferita, la Costituzione finita e l’economia pure. E con questo ultimo decreto da pazzia è stato dato il colpo mortale al settore bar, spettacolo, ristorazione, pub e palestre, centinaia e centinaia di migliaia di aziende e lavoratori sul lastrico. Con il risultato che, anziché l’inverno, sarà l’inferno, il tracollo finale del Pil nazionale, con il rischio serio di una rivolta che sarebbe giusta. Evviva la Cina che è sempre più vicina, con i grillini ambasciatori e i cattocomunisti camerieri. E speriamo che vinca Trump, che vinca la libertà, la democrazia, il pluralismo e che perda il comunismo che non solo, al contrario del fascismo, non è mai morto ma è pronto a sottometterci nella sua versione 4.0, digitale, smart working, 5G, per controllare tutto. Quello che vorrebbero i cinesini assieme a questo Governo di incapaci, incoscienti, di cattocomunisti e di grillini.

Aggiornato il 26 ottobre 2020 alle ore 10:36