Centrodestra, la ricetta del Cav per tornare a vincere

Il Sud rilancia Forza Italia. La netta vittoria in Calabria del candidato forzista Roberto Occhiuto pone l’accento su una rinnovata centralità del partito fondato da Silvio Berlusconi. Il Cavaliere dà una lezione agli alleati: “Si vince al centro”. Forza Italia è il primo partito in Calabria. Ma se Matteo Salvini decide di vestire i panni del leader “autocritico”, Giorgia Meloni, nonostante le batoste rimediate alle Amministrative di Milano, Napoli e Bologna, lancia il guanto di sfida al neodeputato Enrico Letta, segretario del Pd. Intanto, Berlusconi gongola. Il successo a valanga di Occhiuto gli fa tornare in mente gli albori. “Sembra un risultato da 1994”, scherza, parlando al telefono con il neoeletto presidente della Calabria. “Ero convinto che scegliendo il candidato giusto, un politico e moderato, saremmo stati premiati”, chiosa il Cavaliere. Ad Arcore il presidente segue i dati con i collaboratori più stretti. A Trieste il candidato azzurro, il sindaco uscente Roberto Dipiazza, è in testa e va al ballottaggio. E a Napoli Fi si presenta come primo partito del centrodestra.

Berlusconi non nasconde il disappunto. L’errore, a suo avviso, è “storico”. La scelta di candidati-sindaci civici di centrodestra nelle grandi città voluta da Lega e Fratelli d’Italia, non ha pagato. La vittoria di Occhiuto, secondo il Cav, ne rappresenta una dimostrazione lampante. Per “dominare l’avversario” la coalizione deve tornare a essere a trazione liberale e moderata, con Forza Italia al centro. Già, il centro. Berlusconi ne è ossessionato. “La partita si gioca ancora lì”. Le maratone televisive ritraggono un Antonio Tajani raggiante. Il vicepresidente e coordinatore nazionale forzista è a Lamezia Terme per festeggiare Occhiuto. Il presidente della Regione Calabria ribadisce gli slogan che lo hanno portato a doppiare la candidata di centrosinistra e Movimento 5 Stelle Amalia Bruni: “La Calabria che l’Italia non si aspetta”. Poi chiede sostegno al governo per l’emergenza contro la criminalità: “La ‘Ndrangheta ci fa schifo”. E lancia una ricetta per trionfare: “Non abbiamo fatto polemiche – dice – ma parlato dei problemi, così si stravince. La bassa affluenza è quella dell’ultima volta, metà degli elettori non va a votare, ma bisogna recuperare consenso. Mi auguro che ci sarà una riflessione nel centrodestra. Spesso la scelta dei candidati avviene tardi e non di persone radicate sul territorio, di politici che conoscono le criticità, perché non bisogna avere pregiudizi”.

Il posto che occupa era di Jole Santelli. Alla presidente prematuramente scomparsa va l’applauso dei tutti. “Sono particolarmente orgoglioso – dice Tajani – perché Forza Italia è il primo partito, non del centrodestra ma in assoluto, della Calabria. Occhiuto è il nostro quarto presidente di Regione in Italia. Berlusconi sta per tornare in campo, i medici presto glielo consentiranno e la Calabria gli regala quasi il 30 per cento dei consensi. Ora, però, dobbiamo batterci ovunque nei ballottaggi, da Roma a Torino”.

Aggiornato il 05 ottobre 2021 alle ore 13:31