L’uomo sulla Luna: 50 anni fa il lancio dell’Apollo 11

Esattamente cinquant’anni fa avviene il lancio della missione Apollo 11. È il 16 luglio 1969. Quattro giorni dopo si celebra l’allunaggio. Neil Armstrong diventa il primo uomo a mettere piede sulla Luna pronunciando la celebre frase: “È un piccolo passo per l’uomo, ma un grande passo per l’umanità”. La missione spaziale della Nasa, che assume un’importanza planetaria, dura complessivamente otto giorni, tre ore, 18 minuti e 35 secondi. Dell’equipaggio, partito a bordo del razzo Saturn V dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral, in Florida, oltre ad Armstrong fanno parte anche Michael Collins ed Edwin Eugene Aldrin. Per i tre astronauti si tratta del secondo e ultimo volo spaziale. Collins rimane in orbita lunare, alla guida del modulo di comando, mentre gli altri due utilizzano il cosiddetto modulo lunare Eagle per approdare sulla Luna. Vi restano ventuno ore, trentuno minuti e 40 secondi.

Più di 600 milioni di persone, in tutto il mondo, assistono all’evento televisivo. A farla da padrona è la tivù statunitense CBS, con una la NoStop condotta dal mitico Walter Cronkite. Il giornalista, uno dei più autorevoli di tutti i tempi, in una maratona televisiva durata più di un giorno, rimane seduto davanti alle telecamere per 27 delle 30 ore di durata della trasmissione. In Italia, per la Rai, a condurre “Speciale Luna” è Tito Stagno. Celebre il suo battibecco con Ruggero Orlando. Il primo, da Roma, sostiene che Armstrong abbia toccato la Luna. Il secondo, dall’America, ribatte dicendo che non è vero. Ma, a un certo punto, Orando si arrende: “ha toccato adesso”.

Intanto, stasera occhi puntati al cielo per lo spettacolo dell’eclissi parziale di Luna. Dalle 22.30 sul canale Scienza e Tecnica dell’Ansa è possibile seguire l’osservazione in diretta con il Virtual Telescope Project. Lo spettacolo della Luna piena che si tuffa nel cono d’ombra proiettato dalla Terra è ben visibile da tutta Italia. “A differenza di un’eclissi totale, la Luna stasera s’immerge solo parzialmente nell’ombra della Terra”, spiega l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope Project. “La fase più interessante è la permanenza del nostro satellite all’interno dell’ombra della Terra, che inizia alle 22.01 per poi concludersi un minuto prima dell’una di questa notte”, aggiunge l’esperto. “Il fenomeno è comodamente visibile a occhio nudo, ma binocoli e telescopi aiutano a cogliere meglio i dettagli e l’evoluzione dell’eclissi”, sottolinea Masi. 

Tanti gli appuntamenti organizzati in tutta Italia, che si intrecciano con le celebrazioni dei cinquant’anni dello storico sbarco sulla Luna degli astronauti della missione Apollo 11. Per Masi, “l’eclissi di oggi è una vera festa alla Luna, ricordando una delle più grandi imprese dell’uomo. Per ammirare un’altra eclissi lunare dall’Italia – conclude l’astrofisico – dovremo aspettare fino al 16 maggio 2022, quando avremo un’eclissi più spettacolare di quella di stasera, perché sarà totale”.

Aggiornato il 16 luglio 2019 alle ore 17:35