La posizione dell’associazione Astri sui cambiamenti climatici

Astri (Associazione di Scienziati e Tecnologi per la Ricerca Italiana) è un’Associazione scientifica che si propone come punto d’incontro, di discussione e di unione tra quanti – Enti, Istituzioni, Imprese e persone fisiche – sono interessati allo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e al trasferimento della conoscenza che ne deriva alla società civile in favore del progresso industriale, economico e sociale della Nazione italiana.

Astri si propone di promuovere studi, convegni, e altri contributi utili alla legislazione e alla regolamentazione d’interesse per la scienza, la ricerca e lo sviluppo tecnologico ed è disposta a fornire al sistema politico-parlamentare ogni supporto utile ad orientare correttamente le politiche scientifiche del Paese

Astri si propone anche come struttura in grado di svolgere in proprio attività di ricerca e formazione nel quadro dei programmi finanziati dal Governo Italiano, dagli Enti locali e dall’Unione europea.

Tra gli obiettivi di Astri ci sono anche la lotta alle fake news (ad es. che un Paese manifatturiero come l’Italia possa funzionare solo con le energie rinnovabili), alla sindrome del Nimby, che, se colpisse tutti gli abitanti di un Paese, renderebbe di fatto impossibile la costruzione di un qualunque impianto benché ne fosse riconosciuta la validità (citare i termovalorizzatori e il convegno sui Rsu), all’uso distorto del principio di precauzione che, nell’incertezza scientifica, vorrebbe impedire qualsiasi tipo di progresso, invece di adottare delle corrette misure di precauzione, al pregiudizio antiscientifico, alla disinformazione dilagante negli organi di stampa e nei social media che tende ad alimentare una pseudocultura catastrofista su alcune tematiche attuali e future (vaccini, robotizzazione, intelligenza artificiale).

Astri si propone, quindi, di dare un contributo alla rinascita della Scienza e della Cultura italiane, all’interno però di una logica primaria di difesa degli interessi nazionali, in un settore di grande importanza strategica.

“Keep calm and study”

  1. I cambiamenti climatici non sono derivabili dalla meteorologia: se un’estate ci pare più calda del solito, o se i ghiacciai in qualche regione del globo appaiono in ritirata, questo non vuol dire che sia in atto un riscaldamento globale del pianeta.
  2. L’inquinamento ambientale va combattuto ma non ha niente che fare col cambiamento climatico globale.
  3. La vera scienza non dovrebbe essere condizionata dalla finanza, dai media e dalla politica.
  4. I ragazzi devono studiare e poi il sabato o la domenica, quando non c’è scuola, pulire il mondo, basta anche solo il quartiere dove vivono o il luogo dove hanno manifestato
  5. Bisogna stare calmi senza falsi allarmismi che qualcuno ha interesse a diffondere per realizzare progetti di governance mondiale e servire gli interessi di molte aziende, come ha dichiarato di recente anche il Segretario generale dell’Onu.
  6. Bisogna conoscere bene il passato ed il presente per capire il futuro: studiare, studiare e studiare
  7. La verità scientifica non si basa sul consenso popolare né sul principio di autorità. Altrimenti Galileo avrebbe perso la sua battaglia contro gli aristotelici e la scienza moderna non si sarebbe mai affermata.
  8. Se uno studente o un giornalista incontrano uno che presumibilmente ha studiato un po’ più di loro devono per lo meno rispetto e ascoltare cosa dice.
  9. La terra è stata in passato una palla di fuoco e l’uomo non c’era. Poi è stato una palla di ghiaccio e l’uomo non c’era o non poteva avere alcuna influenza sul clima. Ora viviamo in un’epoca ottimale e ne dovremmo essere solo contenti, perché la storia ci dimostra che le civiltà si sviluppano in epoche più calde.
  10. Senza l’effetto serra la temperatura media del pianeta sarebbe di -18°, quindi non esisterebbe l’umanità e chissà se ci sarebbero altre forme di vita.
  11. Non bisogna rinunciare a fonti energetiche in maniera ideologica: non si può seriamente pensare di mandare avanti l’industria di un Paese manifatturiero quale l’Italia utilizzando solo fonti rinnovabili quali il solare e l’eolico, che hanno un carattere erratico ed intermittente.
  12. Non bisogna dire una bugia per affermare una verità: per sostenere l’utilizzo pacifico dell’energia nucleare non è necessario ricorrere ad argomenti allarmistici come il cambiamento climatico.
  13. Le ideologie antimoderne di decrescita non devono fermare lo sviluppo della società umana, che è sempre cresciuta con un andamento costante, interrotto solo temporaneamente e localmente per epidemie, guerre e carestie che nessuno si augura.
  14. I maggiori fautori delle fonti rinnovabili sono proprio i signori del petrolio che finanziano i movimenti per l’ambiente e influenzano i media, certi di poter vendere così oil&gas per tanto tempo ancora e impedire il ritorno di altre fonti energetiche come il nucleare.

Lo sviluppo sostenibile può essere garantito solo da un uso corretto della verità scientifica e della tecnologia, che è l’unica in grado di risolvere i problemi che lo sviluppo comporta.

Aggiornato il 20 gennaio 2020 alle ore 14:32