I virologi, questi sconosciuti

I virologi impazzano, appaiono in tutte le trasmissioni raccontando ognuno la propria verità, supportati da dati quasi sempre diversi. Questo è il vero problema, forse bisognerebbe affidarsi ad un sistema simile a quello americano dove Anthony Fauci, discusso o meno, propone i dati e dà le sue interpretazioni. Aggiornamenti univoci, su basi certe senza dubbi interpretativi che non creino sbandamento e confusione sulle persone. Bisogna evitare questo stato confusionario che porta al terrorismo sanitario.

In sintesi: apparire di meno per un’informazione certa e costruttiva, controllando la veridicità delle varianti... E ormai le varianti impazzano mentre mancano i vaccini e le soluzioni.

Ma, riflettendo bene, forse non esiste nemmeno un vero e proprio terrorismo sanitario. È che questo nuovo virus ha fatto precipitare l’umanità in uno stato di precarietà dal quale vorrebbe uscire il prima possibile ma che le conoscenze scientifiche ancora incerte non permettono. L’uomo ha fatto troppo affidamento sulla tecnologia e in una situazione del genere si sente perduto. Stiamo andando verso l’isterismo collettivo dove ognuno dice la sua, senza che nessuno trovi la soluzione.

Anche la politica ha riscoperto il deus ex machina che rappresenta l’ultima spiaggia. Già, l’ultima spiaggia, quella a cui non si dovrebbe mai arrivare, ma il nostro Paese purtroppo è sempre quello dell’ultimo momento, dei miracoli. Forse ci vorrebbe, ripeto, una programmazione più costruttiva per tempo.

 

Aggiornato il 25 febbraio 2021 alle ore 13:15