L’ospite di Medicina a Km 0 di questo mercoledì è il professor Francesco Bove, chirurgo specialista in Ortopedia, Traumatologia e Medicina dello Sport.
Nel video all’interno di questo articolo abbiamo parlato delle patologie del ginocchio, molto diffuse a qualsiasi età, sia negli uomini che nelle donne, associate a pratiche sportive o a traumi, che danno forti manifestazioni dolorose e possono avere conseguenze invalidanti. Sentiamo spesso parlare di tendiniti, lesioni dei menischi, fratture ossee o borsiti, ma le patologie connesse al ginocchio sono tante altre ancora e, a seconda della gravità e della tipologia della malattia, la cura può essere di tipo farmacologico, fisioterapico o chirurgico (artroscopia, protesi al ginocchio).
Il ginocchio è la più grande articolazione del corpo umano, composta da femore e tibia, fra cui c’è il menisco che funge da ammortizzatore quando corriamo o saltiamo, assorbendone lo shock, e poi la rotula. Queste superfici ossee sono ricoperte dalla cartilagine, che evita proprio gli attriti durante il movimento. Ma la stabilità dell’articolazione dipende dai legamenti.
Con l’invecchiamento si fa più fatica a stare in piedi, a camminare, e si può incorrere in fratture. Una delle conseguenze più visibili dell’invecchiamento è la perdita progressiva della massa muscolare (sarcopenìa) e la difficoltà di equilibrio e di mobilità a causa della sedentarietà. Le articolazioni diventano più rigide perché il tessuto connettivo dei tendini e dei legamenti diventa più rigido e fragile ‒ ha spiegato il professor Bove ‒ la cartilagine diventa più sottile rendendo le articolazioni meno elastiche e più suscettibili alle lesioni. La perdita di forza muscolare aumenta la tensione su alcune articolazioni come il ginocchio e può indurre la persona, specie se anziana, ad artrite o alle cadute. La perdita di massa e di forza muscolare e gli eventi ad essi collegati possono essere evitati o significativamente ritardati attraverso il regolare esercizio fisico.
Aggiornato il 17 aprile 2024 alle ore 15:40
