Beccaria, Nordio: “Vicenda gravissima”

In un’intervista ad Avvenire, in relazione all’inchiesta giudiziaria sul carcere minorile Cesare Beccaria di Milano, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha commentato: “Si tratta di una vicenda gravissima in cui sono emerse due facce opposte: quella crudele di chi avrebbe inferto inaccettabili violenze su minori affidati allo Stato; e poi la faccia più autentica della Polizia penitenziaria, che è stata decisiva nelle indagini, sotto la direzione della magistratura”.

Intanto, una “scena cruenta” del pestaggio subito da un detenuto di 15 anni, con fotogrammi delle violenze riprese dalle telecamere interne, risulterebbe contenuta nell’annotazione dello scorso 15 marzo. Annotazione redatta dal Nucleo investigativo regionale della Polizia penitenziaria che sarebbe agli atti dell’inchiesta della procura di Milano: il tema è quello delle presunte torture e dei presunti maltrattamenti nel carcere minorile del Beccaria. Un’inchiesta che ha portato in carcere 13 agenti e alla sospensione di altri otto colleghi.

Nell’annotazione si parla di cosa sarebbe avvenuto l’8 marzo scorso. In base a quanto emergerebbe il 15enne, che in un primo momento si sarebbe procurato dei tagli “sulle braccia”, sarebbe stato prima “condotto fuori dalla cella” da quattro agenti e poi trascinato per le scale, “tirandolo anche dal braccio sanguinante”, da uno di loro. Due degli agenti, stando alle imputazioni, lo avrebbero spinto “contro il muro”. E colpito “ripetutamente alla testa e al torace”, fino a “farlo cadere a terra”. A quel punto, un agente lo avrebbe colpito, quando era a terra, “con numerosi calci”.

Aggiornato il 30 aprile 2024 alle ore 15:57