La Via del guerriero

Tra Roma e Tokyo ci sono 9.846 chilometri. A separarle, il Continente più grande del mondo, con al centro la montagna più alta del pianeta. Ma, i ragazzi giapponesi e quelli italiani, hanno una cosa che li accomuna: i cartoni animati. Diverse sono le generazioni dello Stivale che sono cresciute guardando Holly e Benji, Inazuma Eleven e, per ultimo, Blue Lock. In Giappone, il calcio, è una religione quasi quanto in Italia (solo il sumo e il karate sono più importanti).

Ieri, la Nazionale di calcio giapponese ha sconfitto la Spagna, passando alla fase ad eliminazione dei Mondiali in Qatar, da testa di serie. Certo che, da un popolo che si è ribellato in massa al dominio opprimente degli Shogun, nato e cresciuto secondo gli ideali di disciplina, dedizione e senso di rivincita, non potevamo pretendere altrimenti. Ritsu Doan, l’autore della doppietta contro gli iberici, sembra – ai più distratti – uscito dalla Blue Lock Eleven (la squadra dell’accademia di super talenti che dovrebbe portare il Giappone a vincere una coppa del mondo), quando in realtà è “solamente” un giocatore che ha imparato il mestiere in Europa, ma nell’animo porta l’ardore dei Cinque samurai.

Due vittorie in pieno stile manga per i Blue samurai, ovvero gli undici di mister Hajime Moriyasu. Contro l’armata tedesca e la Furia rossa prima vanno in svantaggio, come da copione (per creare tensione). Poi, nel secondo tempo, due gol – in entrambi i casi, più facili da disegnare che da eseguire – regalano ai tifosi una gioia incontenibile. Ma la comeback story dell’undici giapponese non è finita qui.

Agli ottavi di finale affronteranno la Croazia di Luka Modric, vicecampione in carica. Come in ogni favola che si rispetti, i giovani samurai partiranno nettamente sfavoriti, ma Germania e Spagna hanno mostrato al mondo cosa si rischia a sottovalutare i guerrieri di Moryiasu.

Aggiornato il 02 dicembre 2022 alle ore 17:26