L’invincibile estate

Una copertina raggiante e un titolo emozionante già di per se sono due elementi senz’altro altamente attrattivi per un lettore abituale e non. Ma “L’invincibile estate” di Claudio Donatelli e Annalisa Nicastro (editore Rubbettino) rappresenta ancor di più un grande lavoro di analisi, una disamina di ciò che affiora con forza dichiarativa o meno sul mondo dello sport. Fin dalla prima pagina un leitmotiv commisto di passione ed emozione attraverso cui si entra nelle vicende e nelle storie di vita cosi magistralmente raccontate secondo un dialogo con il lettore in cui non resta che immaginare luoghi, immagini, insomma un tour in prima persona quasi che il lettore diventi esso stesso protagonista. Metodo sagace ed efficace che risulta un valore aggiunto di tutta l’opera.

Claudio Locatelli, preparatore atletico della Nazionale Italiana di Calcio, racconta i tanti incontri che vividi nella sua memoria trasferisce in parole dense di forza immaginifica. La potenza dello sport e dei suoi, non solo protagonisti ma ancor di più eroi, ci rende un affresco composito. Restituendo la parola ai suoi personaggi e attraverso lo stile narrativo dell’Autofiction, in cui l’autore è anche protagonista, offre uno spaccato documentaristico estremamente efficace.

Apre la serie di racconti l’appassionate “attesa” non di una epica ma dell’epica gara. Siamo a Londra, anno 2020, la nostra nazionale è in procinto di affrontare la nazionale inglese. Una finale costruita ad hoc da entrambe le squadre, istante per istante i sentimenti e i timori di un racconto che ci tiene costantemente ad occhi aperti come nella notte che l’ha preceduta. E poi l’incontro con il Mister Roberto Mancini, da lui l’elogio dello sport per il nostro benessere psico-fisico quotidiano. Già perché esso costituisce indubbiamente un elisir di lunga vita, un placebo per essere in armonia con se stessi e con l‘Universo. A seguire le parole del capitano Giorgio Chellini sulla forza del gruppo nello sport, tale non solo come assemblaggio dei vari protagonisti, ma come un ulteriore step più o meno descrivibile foriero di quella forza straordinaria che rende il gruppo vincente. E in tutto ciò la forza e la bellezza di un Leader, tale, dal punto di vista umano ancor prima che tecnico.

Tante le storie. Bellissima fra tutte quella che descrive mirabilmente l’incontro con Gianluca Vialli e la sua profonda dedizione allo sport. Sembra di essere seduti accanto ai due, tanto è forte la forza evocativa delle parole che viaggiano su quel treno in corsa nei colori della sera.

Lo sport è un mondo che accoglie tutti senza se e senza ma, non ci sono barriere. In un affresco bellissimo nella desolata periferia romana la forza di emergere di ragazzi senza terra, migranti accolti meravigliosamente dall’associazione Liberi Nantes. Sembra quasi di rileggere la trama di un film di De Sica o un ambientazione del nostro grande Pasolini. Probabilmente perché la forza di chi non ha nulla, degli emarginati ha una forza evocativa straordinaria, grida la parola “rinascita”, idealmente e magistralmente descritta attraverso quei passi che ogni volta dalla rampa conducono i ragazzi sul campo da gioco (campo 25 Aprile) che magicamente si apre offrendo loro la libertà di essere se stessi.

Altro tema che affiora dalle pagine del libro: l’andare oltre in tematiche di genere, un quid ormai imprescindibile che va perseguito ad ogni costo e con ogni mezzo. Altro spaccato quindi questa volta “al femminile”, come la storia di Irma Testa, prima medaglia alle Olimpiadi di una donna nella disciplina del pugilato e la sua strenua lotta al di là di ogni qualunquismo e scetticismo sul suo essere tale in uno sport ritenuto dai più come prettamente maschile. Ma anche la storia di Patrizia Panico prima calciatrice ora allenatrice con le sue difficoltà e le tante resistenze. Storie di donne coraggiose, a loro va il merito di non arrendersi e di guadagnare terreno passo dopo passo in un percorso continuo per le pari opportunità anche in questo mondo. Nello sport ritroviamo anche un altro tema quello della fede. Perché i suoi valori per usare le parole di Damiano Tommasi (ex calciatore di serie A) “ le ritroviamo nel messaggio evangelico” come quello tra i tanti della meritocrazia, vestita di lealtà e giustizia.

Ma lo sport è anche rottura di barriere come quella rappresentata dalla disabilità, in un contesto sociale che oggi nonostante tutto irrobustisce arbitrariamente questo stato di cose con preconcetti culturali e impedimenti burocratici. Grande allora è l’aiuto e la spinta al cambiamento di opere come quella della Special Olympics di Roma che affronta il tema delle disabilità intellettive, sottraendo le persone ad una solitudine forzata. Quante le opportunità che lo sport ci offre! Ci segue negli anni, nel corso della vita, nei giorni bui e in quelli irradiati dal sole. E a cui noi dobbiamo consegnarci come suggerisce il grande campione Francesco Moser, secondo regole di coscienza e moderazione in base alle nostre capacità e al proprio tempo.

Nel libro sono tanti i protagonisti che si alternano da profondi conoscitori di una trama che ha forgiato per sempre le loro vite, ciascuno con un pensiero, una riflessione, un insegnamento. Chi più di loro? Uno straordinario racconto corale, da cui ne esce altresì il grande spessore umano dell’allenatore Claudio Locatelli da cui trapela un’affinata sensibilità e un grande senso del dovere. La tenerezza che lo accompagna sempre in ogni suo viaggio, i ricordi che affiorano come bagliori di luce improvvisa come l’avvincente luna di miele on the road con la sua Annalisa, l’amore per la sua famiglia, germoglio per ogni famiglia allargata, appunto quella che si replica ogni volta nel mondo dello sport.

Scorrendo le pagine che accompagnano la lettura del libro, che oltre ogni modo ha un valore pedagogico oltre che psicologico, lo sport ne esce come eccellente materia di insegnamento nelle scuole. Già, dovrebbe essere declinato proprio così ai ragazzi, oggi più che mai in un epoca di smarrimento. La permeabilità della vita vissuta da campioni di ogni genere e disciplina rende il format già pronto per riviverlo e metterlo in pratica. Il grande merito di questa opera va oltre la descrizione e il racconto delle mirabolanti e infinite emozioni dei tanti protagonisti. Perché l’estate invincibile quella del 2021 è pronta per replicarsi sempre e comunque nel rispetto di tutti quei valori indissolubili che lo sport amabilmente ci insegna.

Un testo che si legge tutto d’un fiato. E proprio con quel respiro in sospeso, quello dei corridori lungimiranti, quello della fatica, quello della forza oltre ogni limite. I nostri limiti che tali non sono se guardiamo solo laggiù, verso la meta, un passo dopo l’altro senza mai fermarci e mai mollare. Perché il prossimo traguardo è ancora da raggiungere e sarà ancora più bello e gratificante per la nostra vita.

Un libro che ci infonde forza e determinazione. I miei allenamenti saranno più lunghi, la mia stanchezza proverò a non sentirla. Penserò a quel guerriero di luce che corre nella copertina del libro. Forza e avanti!

(*) Claudio Donatelli con Annalisa Nicastro, “L’invincibile estate. Storie di sport e di vita. Trionfi, cadute e rinascite”, Rubbettinopagine 176, 15 euro

Aggiornato il 22 agosto 2022 alle ore 15:31