Giorgetti: “Serve un’uscita ordinata dai bonus”

“Le previsioni che normalmente fa il Mef, e che abbiamo fatto noi, sono molto prudenti sulla crescita e normalmente vengono superate dalla realtà”. Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti durante l’evento “L’Italia genera futuro”, organizzato da L’Economia del Corriere della Sera.

“Generalmente intorno al nostro Paese c’è un sentiment di prudenza o sfiducia da parte delle istituzioni internazionali, che sottostimano le nostre potenzialità” racconta il ministro, che è convinto che “le potenzialità del Paese potranno esprimere dei risultati superiori. L’ambizione è arrivare a cifre importanti, al netto di interventi eccezionali che si sono registrate gli scorsi anni”.

Sulle deleghe fiscali, aggiunge, “credo che i passi falsi siano stati numerosi in passato. Premesso che bisogna votare le deleghe non tanto come iniziano, ma come finiscono, e se finiscono, l’ambizione è descrivere un impianto fiscale, considerando una realtà completamente cambiata dell’economia, rispetto agli anni Settanta”. La filosofia di fondo della riforma fiscale, secondo Giorgetti, “è esattamente volta a premiare chi, con fiducia, investe nel futuro, quindi, con un sistema di tassazione privilegiato per quelle imprese che investono, assumono e creano occupazione”.

“La logica della flat tax è questa: premiare i bravi, affinché diventino migliori” precisa il ministro, che rimarca come ciò debba “spronare a fare sempre di più e superare una logica in cui ci si è adagiati anche con l’assistenza del sussidio. Con questa logica il Paese non va da nessuna parte”. Per questo “siccome ci sono le potenzialità, penso che la strada debba essere la promozione dell'investimento e del lavoro”.

Inoltre, con il ritorno in vigore, dal prossimo anno, del Patto di Stabilità, Giorgetti specifica che “dobbiamo immaginare un’uscita graduale e ordinata dal sistema di bonus e sussidi. Abbiamo vissuto questi tre anni in una situazione in cui le regole europee – in termini di disciplina di bilancio – hanno consentito di immaginare forme di intervento, bonus, crediti di imposta di ogni tipo. Questo mondo si chiude. La filosofia di fondo, che discende anche dalla delega fiscale, è sostituire questi interventi spot in forma di bonus per qualsiasi cosa, con una linea più sistematica, lasciando al cittadino la scelta di come usare quello che gli rimane in tasca su questo o quell’altro settore”.

Insomma, per Giorgetti “la fase d’uscita deve tenere conto di situazioni diverse. Per esempio, per quanto riguarda l’energia, non è possibile mantenere l’entità e la dimensione di quelle misure ancora in futuro”.

Aggiornato il 31 marzo 2023 alle ore 16:18