“Hi Future!”, ecco   l’“I can” della sanità

“Hi Future!”. Si sintetizza così il progetto di Janssen, azienda farmaceutica del gruppo Johnson & Johnson, realizzato in occasione dei suoi 40 anni in Italia in collaborazione con HITalk e con “Roma Web Fest”, il Festival Internazionale delle web serie. “Hi Future!” ha preso il via martedì, il taglio del nastro è avvenuto al Tempio di Adriano, a Roma. E vi hanno partecipato Ivan Scalfarotto (sottosegretario allo Sviluppo Economico); Massimo Scaccabarozzi (presidente e amministratore delegato della Janssen, nella foto); Luca Pani (direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco); Salvatore Majorana (direttore del Technology Transfer dell’Istituto Italiano di Tecnologia); Pasquale Fedele (ricercatore e sviluppatore del Brain Control); Paola Kruger (rappresentante di Eupati, European Patients Academy for Therapeutic Innovation) e Luca Conti (giornalista e blogger). L’evento si è aperto con un incontro di presentazione alla stampa in via de’ Burrò ed è proseguito con il confronto presso il Tempio di Adriano, nell’omonima piazza romana.

L’azienda Janssen è impegnata da sempre nell’affrontare alcuni tra i più pressanti interrogativi medici, dall’oncoematologia all’immunologia, dalle neuroscienze alle malattie infettive ed ai vaccini, dalle malattie cardiovascolari alle metaboliche. Mentre il “Roma Web Fest” è il primo festival italiano dedicato alle web serie e ai fashion film (il terzo al mondo dopo Los Angeles e Marsiglia), in collaborazione con MiBACT, Regione Lazio, Roma e Lazio Film Commission e molte realtà del cinema italiano. Il Roma Web Fest, giunto alla quarta edizione, si tiene a settembre al Museo Maxxi, con la finalità di promuovere la realizzazione e dare visibilità alle web serie, fiction di breve durata fruibili dal web, con una diffusione esponenziale negli ultimi due anni.

Ed HITalk è l’evento nato per condividere idee e raccontare, in modo innovativo e dinamico, storie ed esperienze. Tramite lo storytelling offre prospettive e approcci alternativi ai grandi temi sociali e culturali per migliorare il presente e cambiare il futuro. Un nuovo modo di comunicare: 6 speaker, 6 storie, 12 minuti per ispirare, motivare e far riflettere il pubblico.

“Le start-up di salute sono più o meno equamente ripartite tra industria e servizi, a differenza del campione complessivo che si caratterizza per una netta prevalenza del comparto servizi - ha commentato Massimo Scaccabarozzi - Il dato sull’attività brevettuale delle start-up nel settore della salute mette in luce come l’innovazione sia implicita del nostro settore, anche se la percentuale di nuove imprese che operano in questo settore rimane minoritaria. Il progetto che prende il via oggi (ieri, ndr) vuole favorire un confronto sul tema utilizzando linguaggi contemporanei e più vicini ai giovani, per ispirare idee sull’innovazione applicata alla salute e favorire più cultura tra le nuove generazioni”.

Dal 2005 al 2014 la Janssen ha visto crescere il proprio fatturato italiano del 66 per cento, di cui il 25 per cento deriva oggi da farmaci immessi sul mercato dopo il 2010. Non solo crescita del fatturato, ma anche ricadute positive sul tessuto economico del Paese: per ogni euro prodotto ne vengono generati 0,43 nel sistema economico. Nel 2014 il contributo dato al Pil italiano è stato stimato in 208 milioni di euro. Gli investimenti in Italia nel 2014 sono stati di 29,5 milioni di euro, di cui 16,6 milioni per l’ampliamento e la crescita dell’impianto produttivo e 12,9 milioni in attività di ricerca e sviluppo. Il piano viene confermato anche per il futuro e nei prossimi quattro anni (2016-2019) verranno investiti altri 66 milioni di euro nella sede di Latina.

Salute ma anche crescita, queste le molle che hanno spinto il ministero della Salute a sposare l’iniziativa.

 

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 18:26