Il 10 gennaio al Teatro Vittoria a Testaccio è andato in scena un imponente Enrico Lo Verso nei panni di Vitangelo Moscarda, figlio di un usuraio con la coscienza che brontola così forte da arrivare al cervello e seppellirlo sotto i propri dubbi. L’attore siciliano, da solo in scena in “Uno Nessuno Centomila” nel riadattamento del testo reso in forma di monologo da Alessandra Pizzi che ne ha curato anche la regia, ha davvero calcato le tavole del palcoscenico. Calcato nel vero senso della parola: scalzo, con una tunica bianca a sottolineare la parte pura del personaggio. Tante cornici vuote che scendono dall’alto formando un unico disegno geometrico, a rimarcare i “centomila” volti che ogni essere umano possiede in sé stesso. Tutti, come Vitangelo Moscarda (Gengè per la moglie), dovremmo arrivare alla folle lucidità nella quale egli si riconosce, si assolve e si condanna a secondi alterni. Per dire che tutti siamo un diamante a taglio brillante, con mille sfaccettature. Aspetti che più li neghiamo e più ci danniamo. Senza rendercene conto.

A tre anni dal debutto, dopo 400 repliche nei più importanti festival e teatri nazionali ed internazionali e oltre 350.000 spettatori, “Uno Nessuno Centomila” di Luigi Pirandello si conferma, con l’attore palermitano, ancora una volta un ininterrotto successo.

Lo spettacolo, che ha riportato sulla scena Lo Verso dopo dodici anni di assenza, ha ricevuto a Busto Arsizio il Premio Delia Cajelli per il Teatro, nell'ambito della Seconda Edizione delle Giornate Pirandelliane promosse dall'associazione Educarte in collaborazione con il Centro Nazionale Studi Pirandelliani di Agrigento. Nella scorsa stagione ha vinto il Premio Franco Enriquez per la migliore interpretazione e la migliore regia. Oggi “Uno Nessuno Centomila” sta percorrendo l’Italia in una lunga e fortunata tournée che finora ha registrato il sold-out ovunque. In questo prolungato monologo Lo Verso si dà generosamente davanti ad una platea attenta, piena di amici e colleghi arrivati da ogni parte della città per applaudirlo. Generosità che l’attore, prima dello spettacolo, ha dimostrato anche verso il pubblico accogliendolo all’ingresso del teatro Vittoria per donare una foto, un autografo o anche un semplice abbraccio, restando a disposizione fino a quando è entrato l’ultimo spettatore. Per poi correre nei camerini e in un battibaleno essere pronto e concentrato.

Lo spettacolo si è concluso con i saluti finali nei quali Lo Verso ringrazia la regista-autrice, non smette di fare battute su battute e riferendosi al “giovane co-autore” del monologo dice “Largo ai giovani!”, ammiccando ovviamente a Pirandello. Uno spettacolo riadattato ma non stravolto che scorre fluido, con un ritmo incalzante e più moderno. E che, per il resto, lascia tutti gli interrogativi pirandelliani al loro posto.

Info sulla tournée: 3271267776

17 gennaio: Potenza, Teatro Stabile

22 gennaio: Camponogara, Teatro Dario Fo

23 gennaio: Iesolo, Cineteatro Vivaldi

26 gennaio: Sabbioneta, Teatro all'antica

28 gennaio: Monza, Auditorium San Barnaba

4 febbraio: Bolzano, Teatro di Gries

13 febbraio: Palermo, Teatro Orione

Aggiornato il 17 gennaio 2020 alle ore 12:33