Quali donne e quale fortuna inesprimibile: l’una, immigrata, in giro per le strade di Parigi ballando e suonando il tamburello, nel suo costume ciociaro, diciott’anni; l’altra americana, capitalista, cultrice d’arte, resa immortale da Picasso e la terza, moglie di un postino, madre di tre figli, proletaria, tramandata ai posteri da Van Gogh! E quali le ragioni e motivazioni che hanno stimolato i tre titani dell’arte verso queste tre donne?

L’una è Agostina, modella, una pesca in fiore, in cerca di artisti per i quali posare, da poco arrivata a Parigi dall’Italia: Corot intorno al 1860, ormai avanti negli anni, è un artista conosciuto e affermato, i suoi paesaggi e vedute sono famosi e ricercati nel mondo dell’arte: ora a questi soggetti vuole aggiungere lo studio della figura umana, della donna in particolare. E inizia la ricerca delle figure che più lo ispirassero e quindi la sua presenza nei luoghi di incontro delle modelle dislocati nella Parigi artistica dell’epoca. E il primo incontro felice è con Agostina, che aveva intrapreso l’attività di modella di artista a Roma, originaria di un paese vicino. E negli anni 1858-60 inizia il rapporto con Corot che si rivelerà proficuo e ricco per entrambi: la prima opera che esegue con Agostina nel suo abito ciociaro poeticamente assemblato è sicuramente “Ciociara col mandolino e tamburello” e immediatamente dopo, tre splendidi nudi nei musei di Ginevra, di Washington e di New York. Il rapporto durerà dodici-tredici anni con la creazione di almeno venti opere con Agostina protagonista; e qui vogliamo ricordare e far ammirare quello che è considerato uno dei capolavori più celebrati: “La lettura interrotta” (92,5x65,5 a Chicago).

Gertrude Stein con il fratello Leo, americani ed ebrei trasferitisi a Parigi, furono i primi nel 1905 ad acquistare le opere del giovane Picasso: il ventiquattrenne, superato il cosiddetto periodo blu della miseria e della disperazione, aveva iniziato quello rosa, più ottimista e fiducioso, che incontrò notevoli riconoscimenti. I due fratelli acquistarono quella che è considerata la prima opera del periodo rosa e cioè la “Ragazza nuda col mazzo di fiori in mano”, venduta in asta recentemente ad un prezzo incredibile: allo stesso prezzo incredibile, circa cento milioni di dollari, al quale era stato aggiudicato qualche anno prima la seconda opera del periodo rosa e cioè il favoloso “Ragazzo con la pipa”. I fratelli Stein furono i più appassionati sostenitori dell’artista e ne favorirono l’ascesa e il riconoscimento: molte le opere che loro stessi acquistarono negli anni a venire. Picasso in questi anni iniziò il ritratto di Gertrude in riconoscenza delle attenzioni e della promozione: si racconta che Gertrude posò 85 volte davanti all’artista che non riusciva a definire e ad individuare la fisionomia da darle. Il quadro, completato dopo non poche ricerche e tentativi, oggi è una delle opere di richiamo del MET di New York.

Altre le vicende di Van Gogh che portarono alla realizzazione di una ulteriore icona dell’arte occidentale, “La ninna-nanna”. Van Gogh, sempre dai rapporti difficili e scostanti, offriva tutto se stesso e i propri affetti incondizionati quando si imbatteva nella umanità che corrispondeva alle proprie inclinazioni. E ad Arles, in Provenza, nel 1888, fu la famiglia del postino Roulin che lo attirò e stimò e dimostrò buoni sentimenti nonché protezione e assistenza. La famiglia Roulin gli rimase legata e affezionata per tutta la sua breve esistenza sia ad Arles, sia a St.Rémy sia a Auvers-sur-Oise. E Van Gogh realizzò i ritratti dei tre figli del postino, ne realizzò sei-sette del postino stesso rendendone la immagine nota in tutto il mondo dell’arte e della moglie Augustine dipinse sei quadri altrettanto famosi, affascinato da questa madre che seduta culla il neonato, “La Berceuse”.

Aggiornato il 27 agosto 2021 alle ore 21:50