Tre sere e tre notti all’insegna del magico mondo delle streghe, tra il 23 e il 25 di giugno. Si comincia proprio da Piazza San Giovanni in Laterano a Roma, per proseguire la sera e la notte successiva in una Casa d’artista sita in un popoloso quartiere cittadino, per concludersi nella provincia viterbese, in quella Bassa Tuscia che vide spesso, nel Seicento un’attività contrassegnata dalle donne di magia e “da candela” come venivano chiamate allora le prostitute. Giovedì 23 giugno dunque, a Roma, alle ore 18 a Tralevolte, in Piazza di Porta San Giovanni 10, un luogo ricco di memorie mistico-alchemiche, Vitaldo Conte, intellettuale e artista, interverrà a proposito del libro Florilegio (Edizioni Conoscenza) di Marco Fioramanti, insieme ad altri relatori.

La notte di San Giovanni, il 24 giugno, è da secoli la Notte delle streghe a Roma sulla quale sono sorte un numero immenso di leggende e tradizioni sia colte sia popolane. Quest’anno in occasione dell’inaugurazione della Casa d’artista Conte, Vitaldo Conte ha organizzato una notte intera con ospiti “magici” che interverranno in una sorta di festa in maschera, La notte dei sortilegi, che appunto si snoderà tra opere d’arte contemporanea dalle suggestioni misteriosofiche e talvolta amorose, presentazioni di libri e sortilegi letterari, incantesimi dipinti, tra sculture e bambole fantasmatiche che emergono alla luce tremula delle candele, in un giardino misterioso dell’Urbe.

Artisti, scrittori, editori, musicisti, sognatori di questo e d’altri tempi, in lieta brigata accompagnati da fantasmi e spettri, tra ombre e streghe, per festeggiare la notte più breve dell’anno, quel San Giovanni durante il quale si dice che la fantasima di Salomè corra davanti al Laterano per cercare la testa perduta del Battista, mentre sua madre, Erodiade, guida la cavalcata delle streghe in cielo diretta al Sabba del Gran Noce di Benevento. È la notte antica nella quale si accendevano i fuochi e si faceva baccano per scacciare le streghe e i diavoli, mentre i Granduchi degli Inferi cavalcavano a spron battuto per le vie della Città Eterna prima che sorgesse l’alba.

In un tempo nel quale sempre più si abbandona il vetusto uso delle gallerie d’arte e dei vernissage, sta andando sempre più ad affermarsi questa tendenza di utilizzare le stesse dimore “filosofali” degli artisti, per creare eventi imperniati appunto sull’arte, che essa sia la pittura, la scultura, le performance, la letteratura, il teatro o la scrittura. In un progressivo scomparire delle gallerie, vive soltanto per il breve spazio della vernice, le case degli artisti divengono luoghi di vita dove questa si fonde con l’esposizione e con la creatività, in un unico lungo momento d’incontro tra le persone e l’opera d’arte stessa. In realtà poi, a ben guardare, anche questo non è così nuovo, ma nei corsi e ricorsi della storia, si ritrova tale forma di esposizione lungo i secoli tra Rinascimento e Barocco, sino alle prime esposizioni ottocentesche per avere l’affermazione delle gallerie predominante lungo tutto il Novecento. Oggi si ritorna all’antico dunque e nulla è più vetusto di ciò che vorrebbe, a ogni costo, essere attuale se non addirittura futuribile.

Sarà così quello voluto da Conte, un evento artistico e culturale dell’estate romana, aperto a un pubblico selezionato in grado di apprezzare e comprendere il valore dell’arte tra immaginazione fantastica, letteratura e altre forme espressive dell’animo umano, per rifiutare ogni forma di violenza, di guerra e di male che oggi attanaglia il mondo. Una notte d’arte e di divertimento, nel centro del mondo, per affermare sempre che Bellezza e Amore possano prevalere sull’oscurità, sul Caos e sulla Morte. Durante la serata, trasmessa anche in streaming, verranno presentati inoltre due nuovi libri di Dalmazio Frau, il primo edito da Tabula Fati, da Chieti, e di prossima uscita: D’arte, d’amore e di magia, mentre il secondo fresco di stampa da alcune ore è Demoni, streghe e battaglie. L’avventurosa vita di Salvator Rosa, per le Edizioni Mondo nuovo, di Pescara.

Infine la notte di sabato 25, in quel Bassano Romano (Viterbo) che fu feudo dei Giustiniani tra Cinquecento e Seicento, verrà segnato l’inizio astronomico dell’estate dall’evento Solstizio di vino, patrocinato dal comune e organizzato dall’Associazione culturale La dolce vite, che comincerà proprio con una performance di arte-scrittura sempre di Vitaldo Conte con Laura Baldieri e Giuseppe Fucsia, per proseguire poi nella notte tra altre manifestazioni enogastronomiche e culturali ma non per questo meno piacevoli. Quindi, chi voglia trovare occasione di sano divertimento ma anche di approfondire la cultura del territorio, e non ha paura d’incontrare streghe, stregoni e diavoli erranti, in quelle tre sere ha soltanto l’imbarazzo della scelta.

Aggiornato il 17 giugno 2022 alle ore 09:26