Dopo il successo editoriale in Germania, arriva nelle librerie italiane Non è ancora la fine del mondo (sottotitolo: Una visione pratica e ottimista del dibattito sul clima), un saggio di Vince Ebert, fisico, divulgatore scientifico e stand-up comedian tedesco.

Con un linguaggio semplice e chiaro e un tono spesso ironico, ma sostenuto da un imprescindibile rigore scientifico, il libro discute del cambiamento climatico e di tutto ciò che gli ruota attorno da una prospettiva originale, invitando anzitutto al dubbio e alla curiosità. Diviso in tre grandi capitoli dedicati a “Miti e mezze verità”, “Trappole mentali e irrazionalità” e “Soluzioni e alternative”, lo scritto di Ebert fornisce una prospettiva finalmente ottimista sul futuro nostro e del pianeta.

Dati alla mano, Ebert osserva: “In tutti gli scenari di riscaldamento globale, persino in quello peggiore, i ricercatori si aspettano un miglioramento della qualità della vita a livello mondiale”. E aggiunge: “I paesi economicamente più liberi hanno anche i punteggi più alti nell’indice di sostenibilità ambientale. I paesi economicamente meno liberi sono quelli che hanno anche i valori peggiori di sostenibilità ambientale. Da un punto di vista ecologico, il capitalismo non sembra essere il problema ma la soluzione”.

Secondo Ebert mai come oggi abbiamo a disposizione tutti gli strumenti tecnologici necessari per arginare eventuali mutamente climatici. Occorre dunque privilegiare un approccio realistico e non ideologico, vedere cosa è possibile e conveniente fare, e come lo si può fare, senza stabilire utopistiche agende che rischiano di trasformarsi in un terribile boomerang politico e, soprattutto, sociale ed economico.

Un testo utile a stimolare il dibattito e adatto a una platea molto vasta di lettori, sempre più interessati al tema del cambiamento climatico ma non necessariamente da un punto di vista catastrofista e apocalittico.

Il libro è arricchito dalla prefazione di Mario Abbadessa, manager responsabile del Gruppo Hines in Italia, società internazionale di investimento, sviluppo e gestione immobiliare impegnato in prima fila in progetti di grande rilevanza urbana, il quale sottolinea la necessità di guardare “ai dati in maniera razionale, senza farsi prendere dall’emotività del momento o da pulsioni ideologiche”, gli unici che possono darci “una seria e reale speranza di essere concretamene ottimisti per il futuro”.

(*) Non è ancora la fine del mondo. Una visione pratica e ottimista del dibattito sul clima, di Vince Ebert, traduzione di Simona Piangatello, prefazione di Mario Abbadessa, edito da Liberilibri, 192 pagine, 18 euro

Aggiornato il 21 marzo 2024 alle ore 11:41