Sanzioni contro Russia  non frenano l’Uee

“Le sanzioni contro la Russia non frenano l’Unione economica eurasiatica (Uee) che avanza verso Est e Medio Oriente alla ricerca di nuovi mercati di sbocco, contribuendo a definire una nuova mappa geoeconomica. E se le ripetute tensioni con il Paese-motore del mercato eurasiatico frenano le esportazioni italiane e quelle europee, i cinque Stati dell’Unione non solo proseguono velocemente verso riforme comuni all’insegna di una maggiore competitività, ma incassano accordi commerciali strategici e funzionali alla crescita con i principali partner globali come Cina, India, Israele e Iran”.

Così il presidente dell’associazione Conoscere Eurasia e di Banca Intesa Russia, Antonio Fallico, ha aperto a Roma i lavori del IV Seminario eurasiatico, organizzato da Conoscere Eurasia, Forum economico internazionale di San Pietroburgo e Roscongress in collaborazione con Intesa Sanpaolo, Banca Intesa Russia e lo Studio legale Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners.

Sul fronte dei dati, l’interscambio 2015 tra Italia e Unione economica eurasiatica (Uee; Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Kirghizistan) ha ceduto il 18,3 per cento rispetto all’anno precedente, fermandosi a 25,1 miliardi di euro. A contribuire negativamente sia il calo delle importazioni (-15,9%), ma soprattutto delle nostre esportazioni che hanno sfiorato gli 8,4 miliardi di euro, in flessione del 22,7 per cento. Un dato, questo, trascinato al ribasso dal sistema sanzionatorio contro la Russia e dalle conseguenti contro-sanzioni. Secondo i dati Istat elaborati da Conoscere Eurasia, infatti, nel 2015 le esportazioni italiane verso Mosca hanno perso quasi 2,4 miliardi di euro sull’anno precedente, bloccandosi a 7,1 miliardi di euro (- 25,2%).

“In attesa che l’Europa cambi passo politico rimuovendo queste misure deleterie per l’economia globale – ha proseguito Fallico – vi è la necessità di riprendere al più presto un confronto costruttivo con la Russia, motore principale dell’Uee. Il prossimo Forum economico internazionale di San Pietroburgo (16-18 giugno) va in questa direzione. Nell’occasione l’Italia, Paese ospite d’onore al Forum, avrà un ruolo da protagonista nel riavvio delle relazioni e potrebbe diventare una voce autorevole anche in Europa. Infatti – ha concluso il presidente Antonio Fallico – l’associazione Conoscere Eurasia, su incarico dell’organizzatore del Forum Roscongress, di cui è il partner italiano da diversi anni, sta realizzando il Padiglione italiano dove parteciperanno, con il coordinamento dell’Ambasciata d’Italia a Mosca, le principali aziende italiane interessate alla Federazione Russa. Nel padiglione saranno presentate le tecnologie e il know-how sviluppati in Italia d’interesse per la diversificazione dell’economia russa, organizzati in cinque cluster: meccanica-alta tecnologia, energia, agro-industria, infrastrutture e finanza”.

Tra i Paesi dell’area Uee, il Kazakistan - sede di Expo nel 2017 - è il Paese maggiormente in crescita, con cui l’export italiano registra un segno positivo a doppia cifra: +10,7% per 779,5 milioni di euro nel 2015.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:27