FISCO, TASSE, TRIBUTI: L’ESPERTO RISOLVE

Ritorna la rubrica del dottor Alfredo Annibali, commercialista di Roma, che settimanalmente risponde ai quesiti dei lettori in materia fiscale e tributaria. Il dottor Annibali vanta una esperienza trentennale nel settore ed è anche Revisore legale e Perito del Tribunale civile di Roma. Domande e risposte per aiutare il contribuente a destreggiarsi meglio nell’intricato mondo del fisco.

Gianluigi da Milano: ancora sulla comunicazione delle liquidazioni Iva: non riesco a trovare alcune fatture e quindi rischierei di far inviare un risultato non corretto, ma alla fine la proroga c’è stata? Posso delegare a farla il mio consulente? Al momento in cui sto scrivendo (26 maggio) ancora non è arrivata l’ufficialità del differimento al 12 giugno, tutti la danno per certo ma bisogna attenersi ai fatti. Posso confermare che non sono tenuti a tale obbligo coloro che non hanno effettuato operazioni attive e passive nel periodo (salvo che abbiano un credito da riportare) e quelli che sono nel regime forfettario e/o dei minimi. Per la seconda domanda rispondo di si, il professionista abilitato entrerà con le proprie credenziali nel sistema Entratel salvo poi inserire il codice fiscale del cliente delegante. Questo perché non basta il semplice invio ma occorre che poi il file sia “firmato” digitalmente o tramite le applicazioni messe a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Inutile dire che è un lavoro enorme di dubbia utilità.

Giorgia da Cagliari: sono amministratrice di una piccola Srl e il mio consulente mi ha fornito il bilancio da presentare alla banca. Mi hanno fatto notare che manca la nota integrativa, è una dimenticanza o cosa? Pur non avendo le carte a disposizione mi sento di rispondere che la sua società, essendo “piccola” rientra nelle cosi dette micro imprese che sono esentate dall’allegare tale documento purché forniscano determinate informazioni nel bilancio. Trattasi di una indubbia semplificazione considerato che nel nostro paese esistono tante di queste realtà (ricavi non superiori a 350mila euro e non più di cinque occupati) cui era quasi inutile fargli fare un bilancio con criteri pensati per imprese di ben altro peso.

Luigina da Napoli: mi sto accingendo a preparare il fascicolo da portare al caf, ma devo documentare tutto o alcune informazioni posso essere autocertificate?No non tutto deve essere documentato per fortuna. La recente circolare 7/E di aprile ha portato un po’ d’ordine nella materia. Per esempio nel caso di una spesa sanitaria relativa al figlio si può autocertificare la diversa detrazione per i genitori. Lo stesso dicasi nel caso di detrazione per canoni di locazione per studenti fuori sede. Sarà sufficiente auto dichiarare che la facoltà si trova in un comune diverso da quello di residenza, che da li dista più di cento chilometri e che si trova in un’altra provincia.

Giovanni da Avellino: recentemente mi è arrivato un accertamento per delle ritenute su reddito di lavoro autonomo che l’Agenzia asserisce non essere versate, ma io cosa c’entro? Purtroppo la logica fiscale è diversa da quella umana. Esiste infatti una “solidarietà” del percettore delle somme con il soggetto che le ha erogate, nel caso quest’ultimo non adempia agli obblighi di legge. Non entro nel tecnico ma purtroppo la Cassazione da ragione all’amministrazione finanziaria anche se qualche giudice di merito comincia a pensarla diversamente.

Aggiornato il 26 maggio 2017 alle ore 15:00