L’Fmi vuole mandarci la troika e minaccia le nostre pensioni

Vogliono mandarci la troika e modificare i diritti acquisiti delle pensioni di reversibilità e di quelle calcolare pro tempore col sistema retributivo o con quello misto retributivo-contributivo.

Altro che modificare la Legge Fornero, alle sanguisughe dell’Fmi il sangue italiano sembra non bastare mai. Hanno aspettato giusto di vedere l’aria che tira. Ora i cari esperti del Fondo monetario internazionale, in un team apposito per l’Italia guidato dal famoso Carlo Cottarelli, che alcuni avrebbero voluto e promesso come ministro di un governo di centrodestra che però non sembra avere molte possibilità di vedere la luce visti i balletti di Matteo Salvini con Luigi Di Maio, hanno messo nero su bianco un documento che chiede lacrime e sangue per rilanciare la ripresa comprimendo la spesa pubblica pensionistica.

Una cosa che non sta in piedi né in cielo né in terra, visto che solo dai pensionati viene quel minimo residuo di domanda interna che tiene ancora in piedi il Paese. La verità è che ci vogliono fottere e adesso il momento di instabilità politica sembra quanto mai propizio. Viste anche le ricette economiche improbabili di grillini e leghisti. Che hanno vinto le elezioni con lo slogan aboliamo la Fornero e che adesso dovranno fare i conti anche con le quinte colonne italiane dentro l’Fmi che ci chiedono addirittura di rinunciare ai diritti acquisiti. Il documento della vergogna si chiama “Italia: verso una riforma fiscale improntata alla crescita” ed è stato redatto da una squadra di esperti guidata proprio da Cottarelli. Nel documento si dice in sostanza che la Fornero non basta – lungi quindi dall’abolirla o modificarla – e si chiede di eliminare totalmente la quattordicesima per i redditi bassi e parzialmente la tredicesima per i pensionati col sistema retributivo e con il sistema misto retributivo-contributivo. Poi si esige la fissazione di un limite di età per i coniugi e si parla di forti restrizioni per gli eredi per le pensioni di reversibilità. Viene anche riciclata l’ideona di Tito Boeri dell’Inps a proposito del ricalcolo su base contributiva delle pensioni retributive e l’aggiornamento “rapido dei coefficienti di trasformazione e delle rivalutazioni”.

Last but not least, si propone di rivedere il sistema dei contributi previdenziali avvicinando le aliquote attualmente al 33 per cento per i dipendenti e al 24 per cento per gli autonomi. Una cura lacrime e sangue sulle nostre spalle. E hanno aspettato proprio che vincessero le elezioni gli illusi demagoghi che hanno promesso agli italiani il reddito di cittadinanza e l’abolizione della Fornero. Sembra quasi che a 40 anni di distanza dalla strage di via Fani e dal rapimento del presidente illo tempore della Dc, Aldo Moro, qualcuno voglia riportare la lotta armata e il terrorismo in Italia.

Vedremo adesso di che pasta sono fatti i vari Salvini e i vari Di Maio e come risponderanno a questo vero e proprio affronto nei confronti del nostro Paese. Per ora glielo danno lorsignori dell’Fmi lo slogan “Italian first”.

 

Aggiornato il 20 marzo 2018 alle ore 13:57