Carige, Gdf in banca chiede i verbali

La Guardia di finanza irrompe negli uffici della direzione della Banca Carige. I finanzieri hanno notificato un atto della procura. Si tratta della richiesta di acquisizione della documentazione relativa alle sedute del Consiglio di amministrazione e delle assemblee degli azionisti. Così la magistratura vuole prendere visione delle vicende relative agli ultimi mesi della Carige. La procura è stata portata a comprendere se siano in atto manovre interne per indebolire il titolo per operazioni speculative. L’ipotesi di reato è quella dell’abuso di mercato, nei confronti di ignoti. Sono due le “piste” che seguirà la procura.

La prima riguarda la trasmissione dai pm di Roma a quelli di Genova dello stralcio della maxi-inchiesta romana in cui il costruttore Luca Parnasi chiede all’amministratore delegato di Carige Paolo Fiorentino di affidare una consulenza all’avvocato Luca Lanzalone. Il procuratore aggiunto Francesco Pinto e il pm Marcello Maresca hanno intenzione di approfondire l’episodio. La seconda “pista” riguarda la dichiarazione dell’azionista di maggioranza Vittorio Malacalza. Il quale, dopo aver annunciato le sue dimissioni dal Cda per una serie di contrasti interni, ha dichiarato di aver incaricato l’avvocato Sandro Vaccaro di valutare eventuali profili penali nell’operato di Fiorentino.

Aggiornato il 24 luglio 2018 alle ore 14:59