Bce: “Volatilità spread legata a incertezza politica”

Continuano i mal di pancia nei mercati finanziari. Lo spread Btp-bund balza in avanti, dopo i primi scambi, sfiorando i 250 punti base, per l’esattezza fino a quota 249, con un rendimento del decennale italiano tornato a un passo dalla soglia di guardia del 3%, al 2,97%.

I mercati guardano al negoziato in corso sulla legge di bilancio e alle frizioni all’interno del governo e se non bastasse bisogna fare i conti con un asta di titoli di Stato fra Btp e Cct indicizzati all’Euribor per un totale di 5,25 miliardi di euro proprio oggi. 

Borse europee in calo, in scia a quelle asiatiche, dopo il rialzo dei tassi da parte della Fed e senza spiragli di tregua nella guerra commerciale fra Stati Uniti e Cina. Piazza Affari è la peggiore.

La Banca centrale europea, intanto, conferma il piano di uscita dagli acquisti netti di titoli (il cosiddetto Quantitative Easing) a partire da gennaio, in previsione di un’inflazione che continuerà stabilmente a convergere verso il livello previsto e di rischi per lo scenario delineato che rimangono bilanciati.

“Tuttavia - si legge nel bollettino economico – hanno assunto maggior rilievo di recente le incertezze connesse al crescente protezionismo, alla vulnerabilità dei mercati emergenti e alla volatilità sui mercati finanziari”. Dalla riunione della Bce lo scorso giugno, “i differenziali sui titoli di Stato hanno mostrato un certo livello di volatilità, in un contesto caratterizzato dal perdurare dell’incertezza politica in Italia”.

Lo scrive la Banca centrale europea nel bollettino economico, notando specificatamente che i differenziali delle obbligazioni sovrane italiane sono cresciuti in un contesto di rinnovate tensioni sul mercato e che anche i bond di altri Paesi ne hanno risentito.

Aggiornato il 27 settembre 2018 alle ore 11:52