Festival di Sanremo, non solo canzoni

Il Festival di Sanremo, giunto alla sua settantaquattresima edizione nel 2024 e terminato con la premiazione di Angelina Mango che ha vinto cantando “La noia”, si conferma non solo un appuntamento imperdibile per moltissimi italiani (più di quattordici milioni di telespettatori ne hanno visto almeno l’inizio della finale nella notte tra il 10 e l’11 febbraio), ma anche un evento di grande rilevanza economica per il territorio e per il Paese.

La società di consulenza londinese Ey ha stimato che l’evento abbia generato un impatto economico complessivo di 205 milioni di euro, in aumento rispetto all’anno precedente, comprensivi di introiti diretti, indiretti e indotti. Per conseguire tale risultato, riporta Ey, pubblicità e sponsor hanno apportato un contributo rilevante, avendo attivato, insieme, un giro economico di 148,2 milioni di euro. Altre importanti fonti di introiti sono stati gli investimenti di varia natura, valutati in 44 milioni di euro, e l’attività generata da spettatori e professionisti del settore, con un effetto stimato di 12,4 milioni di euro.

L’elevato ammontare degli introiti indiretti e indotti dimostra come l’evento abbia avuto effetti positivi non soltanto per il programma in sé e per chi abbia contribuito direttamente al suo svolgimento, ma anche su una filiera economica più ampia. Il Festival, infatti, si è rivelato un catalizzatore per l’occupazione, con oltre 1.300 posti attivati full time equivalent, un valore che misura il numero equivalente di lavoratori impiegati a tempo pieno combinando lavoro a tempo pieno e parziale.

I numeri riportati da Ey riflettono l’importante contributo dell’industria musicale e dell’evento sanremese sia a favore dell’economia nazionale, sia a beneficio della valorizzazione del territorio. I settori che hanno beneficiato maggiormente dal Festival della canzone includono i servizi pubblicitari, seguiti da alloggio e catering e dal mercato della produzione cinematografica, televisiva e musicale.

I dati di Ey mostrano come dietro il Festival di Sanremo si sia attivata una cooperazione di diverse industrie che, relazionandosi tra loro e con il pubblico, hanno generato un significativo volume d’affari. L’analisi riporta anche i benefici della presenza sul territorio di spettatori e professionisti. L’industria discografica, ovviamente, ha beneficiato dell’evento sia nel mercato fisico, sia in quello digitale, contribuendo positivamente all’economia italiana, e non soltanto sanremese, sebbene tale apporto sia difficile da quantificare con precisione.

Ey mette in luce come il Festival di Sanremo molto più che una vetrina per la musica italiana accompagnata da monologhi, siparietti comici e intrattenimento. L’incremento della raccolta pubblicitaria e l’effetto moltiplicatore delle varie industrie connesse alle serate d’intrattenimento più seguite d’Italia dimostrano la vitalità di questo appuntamento annuale.

Il Festival rappresenta anche un’opportunità per la musica e lo spettacolo di dimostrare il valore che riescono a creare in svariati settori, sia a livello locale che nazionale.

Aggiornato il 12 febbraio 2024 alle ore 11:34