La settimana di Confedilizia (Podcast)

n. 7 del 17 febbraio 2024

I saluti più cordiali ai nostri ascoltatori. In evidenza innanzitutto sulla stampa i dati diffusi da Confcommercio, che mostrano una accentuazione del fenomeno della desertificazione commerciale, che appare più evidente nei centri storici rispetto alle periferie e interessa tanto il Centro-Nord che il Mezzogiorno. Per la medesima Confederazione bisognerebbe intervenire con progetti di riqualificazione urbana per porre rimedio a tale situazione. Secondo Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, le cause del fenomeno sono diverse e diversi sono anche i possibili rimedi. Ci sono, però, due misure molto concrete che riuscirebbero in poco tempo a cambiare le cose: la prima è il superamento delle regole contrattuali, risalenti a quasi mezzo secolo fa, che ingessano le locazioni non abitative, da sostituire con norme equilibrate e al passo coi tempi; la seconda è l’introduzione della cedolare secca per gli affitti commerciali, prevista dalla riforma fiscale approvata dal Parlamento, ma non ancora attuata.

In primo piano sui media anche la proposta del ministro Matteo Salvini, il quale in una riunione sull’emergenza abitativa ha ribadito l’intenzione, già ipotizzata a settembre in occasione di un evento Confedilizia e poi in tivù, di introdurre nel Piano casa un condono edilizio. Esso dovrebbe riguardare piccoli abusi e irregolarità, difformità rispetto ai progetti iniziali su pareti, cantine, verande, box. A dire dello stesso ministro, la sanatoria avrebbe un impatto economico sui prezzi delle case e consentirebbe di mettere sul mercato molte più unità abitative, allo stato bloccate dalla burocrazia catastale. In particolare, “sanando queste piccole irregolarità – ha affermato Salvini – milioni di cittadini italiani potranno tornare a vendere e affittare casa. Lo Stato incassa, e se ci sono più case sul mercato, i prezzi si abbassano, a beneficio di tantissimi che vorrebbero comprare e già se la devono vedere con i mutui alti”.

Gli organi di informazione si sono pure occupati dei dati Istat che segnalano un crollo del 16 per cento delle compravendite immobiliari nel secondo trimestre del 2023. Lo stesso è stato causato soprattutto dai maxitassi imposti dalla Banca centrale europea, che ha portato il costo del denaro fino al massimo storico del 4,5 per cento, e non è allo stato neppure ipotizzabile un cambio di direzione sull’intero anno. La variazione percentuale negativa investe sia il settore abitativo che quello economico. E riguarda tutte le ripartizioni geografiche del Paese, fatta eccezione per le Isole che rimangono sostanzialmente stabili. In negativo anche i dati dell’intero primo semestre, che segnano un decremento delle compravendite pari al 13,7 per cento. Un altro argomento in rilievo è inoltre quello del bonus ristrutturazione per interventi su fabbricati rurali, che verranno poi utilizzati come abitazioni, la cui agevolazione è stata prorogata al 31 dicembre 2024 dalla legge di Bilancio 2022. Sul punto il Fisco ha fornito i suoi chiarimenti e ha precisato in quali casi si può richiedere la detrazione del 50 per cento prevista per le ristrutturazioni edilizie. Ha quindi dato il via libera al bonus, a condizione che siano presenti i requisiti richiesti per la concessione del beneficio fiscale e che nel provvedimento amministrativo di autorizzazione ai lavori di ristrutturazione risulti esplicitamente che gli stessi comportano il cambio di destinazione d’uso dell’immobile ristrutturato.

Vale la pena segnalare che possono usufruire dell’agevolazione i contribuenti soggetti all’Irpef, residenti o meno nel territorio dello Stato, che sostengono le spese di ristrutturazione. Queste devono riguardare lavori sulle singole unità immobiliari consistenti in interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia. Non sono ammessi al beneficio fiscale gli interventi di manutenzione ordinaria, a meno che non facciano parte di un intervento più vasto di ristrutturazione.

La chiusura del podcast odierno è affidata al commento di Andrea Mancia, direttore dell’Opinione delle Libertà: “A Roma, nella bellissima Sala Einaudi di Palazzo Bernini al Corso, sede di Confedilizia, ho avuto il privilegio di moderare il dibattito che si è svolto a margine della presentazione del libro Sacre scritture e ricchezza. Tra miti e realtà. Il volume, edito da Confedilizia edizioni, in collaborazione con Tramedoro, è curato da Sandro Scoppa e vanta la prefazione del presidente di Confedilizia – Giorgio Spaziani Testa – e la post-fazione di Carlo Lottieri. Il libro raccoglie i contributi di Domenico Bilotti, Dario Caroniti, Beniamino Di Martino, Andrea Fàvaro e Michael Severance, sviluppati durante un seminario che si è tenuto presso l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, nell’ambito del miniciclo organizzato da Confedilizia Catanzaro e dalla Fondazione Vincenzo Scoppa. Oltre alla presenza di Scoppa, Bilotti e Severance, è intervenuta Roberta Modugno, docente di Storia delle dottrine politiche all’Università Roma Tre e maggior esperto italiano del pensiero di Murray Rothbard. Invito tutti gli ascoltatori a leggere questo libro, che rappresenta un importante contributo all’annoso problema del rapporto tra il cristianesimo – e la religione in generale – con il liberalismo, soprattutto visto nella sua dimensione economica. Ce ne vorrebbero di più, di occasioni del genere”.

(*) A cura di Sandro Scoppa, conduce Gianfranco Fabi

Aggiornato il 25 febbraio 2024 alle ore 17:04