Gli insopportabili demagoghi del terrore

Non che prima la loro demagogia da quattro soldi fosse accettabile nell’ambito di un dibattito civile, ma nell’estenuante e autodistruttiva fase di una pandemia che in molti stanno cavalcando con totale cinismo i cantori del nuovismo a 5 stelle sembrano particolarmente distinguersi. Tra questi mi sembra doveroso segnalare Andrea Scanzi, il quale, ospite del salotto televisivo di Bianca Berlinguer, in onda su Rai 3, ha pronunciato una durissima requisitoria contro Matteo Salvini, auspicando nei suoi confronti sanzioni esemplari. Tutto questo perché il leader della Lega, secondo Scanzi, da almeno due mesi non starebbe adottando in pubblico quelle, a suo avviso, basilari norme di sicurezza contro il Covid-19: il distanziamento e l’uso rigoroso della mascherina.

Ovviamente questo ennesimo Torquemada di una informazione sdraiata in massa sulle posizioni governative, in premessa della sua intemerata, ha esaltato il modo con cui l’Italia ha affrontato l’emergenza sanitaria, ponendo il Paese all’avanguardia nel mondo, sebbene egli sembra ignaro del fatto che le stime economiche elaborate dai principali istituti nazionali ed esteri siano abbastanza agghiaccianti per un sistema già traballante di suo. Tant’è che secondo la Commissione europea l’Italia subirà il calo peggiore tra tutti i Paese dell’Unione; ma per Scanzi ciò che conta primariamente è che Salvini, di cui non sono certamente un tifoso, segua pedissequamente le norme e i protocolli stabiliti dal comitato di salute pubblica al potere per fermare una pandemia che nei numeri e nei fatti non è più un problema clinico da parecchio tempo.

Norme e protocolli che proprio per questo attualmente appaiono assurdi, ma che purtroppo, ahinoi, rappresentano una enorme zavorra per una rapida ripresa delle attività di questa disgraziatissima nazione. Io non so se Salvini condivida in tutto o in parte la visione aperturista di quella minoranza, tra cui il sottoscritto, che si batte per una immediata uscita da una emergenza sanitaria che non c’è, visto che in tutto il Paese ci sono meno di 900 persone ricoverate e di queste una settantina in terapia intensiva. Tuttavia quella sua disinvoltura nel tirarsi giù la mascherina all’aperto e stringere qualche mano in pubblico, che hanno portato Torquemada-Scanzi a ventilare l’applicazione di sanzioni penali, in questa fase non può che essere valutata positivamente, nel senso di un ragionevole allentamento di una tensione basata su un terrore che sta letteralmente facendo morire d’inedia l’Italia. Ciò soprattutto alla luce di quello che alcuni autorevoli esperti, i quali da mesi lavorano a stretto contatto coi malati, ci stanno segnalando da tempo.

Ossia che l’interazione tra il virus e l’uomo, così come sempre accaduto, è velocemente mutata in senso benigno. Naturalmente per il partito unico del terrore sanitario, di cui fanno parte molti professionisti dell’informazione saliti da tempo sul carro dei grillini, questo rappresenta una vera sciagura. Avendone fatto, come in tante altre questioni, un motivo di confronto politico, trovandosi a corto di altri argomenti dopo il disastro compiuto dai loro beniamini di lotta e di governo, costoro sembrano letteralmente terrorizzati dalla prospettiva di ritrovarsi senza Coronavirus alla fine dell’estate. Anche perché, di fronte al cataclisma economico che ci aspetta a settembre, sarà abbastanza arduo spiegare ai milioni di inferociti cittadini rimasti in braghe di tela che la colpa è tutta del capo dell’opposizione che si fa i selfie senza mascherina. La vedo molto dura per Scanzi & company.

Aggiornato il 10 luglio 2020 alle ore 08:54