L’erba del vicino

Archiviamo per un momento in qualche cassetto del coraggio la temibile “variante inglese” che i media negli ultimi giorni ci hanno presentato come l’ottava piaga d’Egitto e diamo un’occhiata a cosa succede nel giardino del vicino: nel Regno Unito le prime dosi del vaccino Pfizer-Biontech sono state somministrate l’8 dicembre. Ad una novantenne. Ripetiamo: nel Regno Unito le prime dosi del vaccino Pfizer-Biontech sono state somministrate l’8 dicembre ad una signora novantenne. Anzi, per l’esattezza 91enne, la signora Margaret Keenan ha ricevuto la prima dose del vaccino allo University Hospital di Coventry: sì, è ancora viva, non è morta stecchita poche ore dopo, non ha avuto reazioni avverse, non l’hanno rapita gli alieni rettiliani, non accende il microonde con il nano-chip che le hanno chiaramente impiantato a sua insaputa. È ancora qui e lotta insieme a noi.

Non per niente, il vaccino in questione è stato autorizzato per la somministrazione dall’Agenzia europea del farmaco (Ema), ha un’efficacia del 95 percento e servirà 448 milioni di persone nel solo blocco europeo. Serviranno due dosi, al dodicesimo giorno comincia il processo di immunizzazione, al ventunesimo viene somministrata la seconda dose, entro 28 giorni la copertura sarà completa. Evidentemente era troppo difficile dare notizie certe come queste trovate alla fonte ufficiale della casa farmaceutica, era più facile allarmare un altro po’ con complotti commerciali e ricami giornalistici sulla variante inglese riguardo alla quale lunedì 21 dicembre, dopo che nel fine settimana sono scattati di corsa in mezza Europa i lockdown sull’onda della ferale notizia della nuova piaga, il Regno Unito ha comunicato all’Organizzazione mondiale della sanità che “non ci sono ragioni per ritenere che il vaccino non debba funzionare sulla nuova versione, che è effettivamente più facilmente trasmissibile del 70 percento in più rispetto alla prima e questo ha causato un incremento del numero dei contagiati. Quello che nessuna variante ha ancora fatto, e sono già emerse da tempo molteplici versioni del virus, è dimostrare che abbia una maggiore severità o evadere la diagnosi o sottrarsi all’efficacia del vaccino”. Questo ha detto Michael Ryan, il massimo esperto dell’emergenza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ma meglio il terrore puro della parola del Governo inglese o dell’Organizzazione mondiale della sanità.

Entro la fine del mese, cioè tra pochi giorni, nel Regno Unito dovrebbero essere vaccinati circa 4 milioni di persone, ad ora siamo intorno ai seicentomila. Sicuramente tutta “colpa” della cattiva Brexit se loro sono stati più efficienti. In effetti, l’erba del vicino è sempre più verde, proprio un bel pratino all’inglese. Ma noi, che ancora discutiamo di mascherine, avremo le primule, di design. Vuoi mettere.

Aggiornato il 23 dicembre 2020 alle ore 09:45