Dai pensieri deboli nascono i totalitarismi

I ragazzotti in effigie potremmo seppellirli con una risata: del resto, chi non immagina Hamas muover guerra in favore della schwa o del genderfluid. In verità, come spesso avviene, la realtà è un poco più complessa. Un système où tout est tenu, direbbero i cugini d’Oltralpe. Un po’ come i “buoni” del corteo della Cgil e i loro cori sessisti contro la premier.

Insomma, la ragione appare un po’ più profonda e credo stia nella circostanza che dalle nostre parti in tanti, troppi, si sentono in un personale conflitto con il mondo. La ragione appare tutt’altro che imperscrutabile: se vivi una vita frustrante un nemico o un complotto, dalla notte dei tempi, ti aiutano a pensare che la colpa non sia tua bensì, invariabilmente, di qualcun altro. Per questo, altrettanto invariabilmente, stanno con i carnefici. Impedirglielo?

Da liberale sono pronto ad alzare la voce con chiunque ci dovesse provare. Le idee, pure le più bislacche, si “combattono” con il confronto, non con i divieti (per i quali, di contro, provano brividi di eccitazione i nipotini di Benito Mussolini, Adolf Hitler e Stalin che, occorrerà affermarlo una volta per tutte, pari sono). Ma è necessario prendere atto che da pensieri deboli come questi sono nati tutti i totalitarismi del secolo scorso e che, come in un terribile gioco dell’oca, l’Occidente pare essere ripiombato negli anni Venti del Novecento. Prima che sia troppo tardi.

Aggiornato il 10 ottobre 2023 alle ore 09:39