Merkel agli spioni Usa:

L’Unione europea chiede chiarezza agli Stati Uniti sulla vicenda delle intercettazioni telefoniche e vorrebbe trovare entro la fine dell’anno un accordo transatlantico sulla questione: l’iniziativa è partita dalla cancelliera tedesca Angela Merkel e dal presidente della Repubblica francese Francois Hollande ma ha trovato l’unanimità dei consensi fra i 28 capi di Stato e di governo Ue, riuniti nella prima sessione del Consiglio europeo, conclusa poco dopo l’una dell’altra notte.

Anche il premier inglese David Cameron ha approvato il testo della dichiarazione che sarà allegata alle conclusioni del vertice, che prosegue con il dibattito sulle politiche Ue dell’immigrazione. La posizione decisa è stata sintetizzata dal presidente del Consiglio Enrico Letta come “unitaria, molto netta e molto forte”, nel chiedere “informazioni e un chiarimento da qui alle prossime settimane per capire, in cooperazione con gli Stati Uniti, quello che è successo ed evitare che possa risuccedere”. Secondo Letta, una tale posizione “non vuole creare un antagonismo, ma trovare una soluzione perché non è concepibile che non ci sia chiarezza su questi temi”.

Il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz aveva proposto che, in risposta allo scandalo delle intercettazioni, si interrompesse il negoziato per l’accordo di libero scambio Ue-Usa, ma “non c’è nessun legame - ha detto Letta - e l’accordo commerciale deve andare avanti a prescindere dal chiarimento che ci deve essere su questa vicenda”.

Angela Merkel continuerà a parlare al telefono, come ha sempre fatto e nonostante ormai sappia che rischia di essere intercettata. “Non ho cambiato il mio comportamento nelle mie comunicazioni, che hanno una loro coerente logica. Chiunque parli con me, ascolterà la le stesse cose di prima”, ha detto la Cancelliera tedesca nel corso di una conferenza stampa al termine della prima giornata del vertice europeo a Bruxelles.

La Merkel ha confermato che comunque non si serve più del cellulare della Cdu messo sotto controllo e che per tutte le comunicazioni di Stato si serve di linee e telefoni criptati. Nel 2005, quando assunse la carica di capo del governo tedesco, divenne per lei difficile separare le comunicazioni di Stato da quelle di partito, e dunque decise che le fatture del cellulare sarebbero state pagate dalla Cdu. Non è stato , invece, ancora individuato il telefonino intercettato, anche perché da Washington “non hanno confermato né smentito” la vicenda rivelata dal Guardian.

Quanto al rapporto tra Ue e Stati Uniti, la Merkel ha sottolineato che “non è una strada a senso unico. Non bastano le belle parole - ha spiegato - è necessario un vero cambiamento per ristabilire la fiducia”. Gli Usa rimarranno partner della Germania assicurando “fiducia e rispetto”. La discussione fra i 28 “è stata molto buona”, ha concluso.

Aggiornato il 01 aprile 2017 alle ore 17:44