Unione europea in balìa del nulla

I ministri delle finanze europei hanno espresso il loro disappunto per il tempo e i soldi sprecati per partecipare ai summit con la Grecia. Anche perché non sono serviti a niente. Il ministro delle finanze finlandese ha definito l’incontro straordinario di lunedì scorso “uno spreco di miglia aeree”, ed anche il ministro delle finanze austriaco, che ha specificato di volare sempre su aerei commerciali, si è lamentato degli innumerevoli meeting europei terminati sempre con un nulla di fatto: “A un certo punto dovremmo decidere chi pagherà il conto di tutti questi viaggi”, ha detto. Più che summit, quelli di Tsipras & Company sono vacanze gratis in hotel di lusso, una manna insperata dati i tempi e soprattutto le condizioni in cui versa la Grecia. Stesso discorso per l’Italia, che spesa gratis le renzinate nei confini nazionali e europei, per non parlare di quelle oltreconfine internazionali. A cosa servono? L’Italia è come l’Europa, in balìa del nulla, vale a dire in balìa di loschi figuri: quello greco populista incapace e quello italiano di sinistra nemmeno eletto da noi italiani. E questi continuano a fallire, nel lusso estorto agli italiani. Dopo il fallimento delle trattative all’Eurogruppo, infatti, l’altro giorno si è tenuto un summit straordinario in Europa, convocato dal presidente del Consiglio europeo per trovare una soluzione sul rifinanziamento del debito greco. È d’uopo sapere che le delegazioni nazionali ricevono ogni anno fondi per sostenere le spese necessarie ai viaggi, ma più le convocazioni aumentano prima questi fondi esauriscono, e già oggi lo sono.

Prima di tutti è finito il fondo per il governo greco, che ha deciso di volare in Europa con un jet privato piuttosto che su un volo di linea. Pare che Tsipras si sia giustificato affermando che la scelta sarebbe motivata da ragioni di “flessibilità”, poiché non si conosce la fine esatta del summit, pietendo il fatto che si tratterebbe di mera eccezione, e che i ministri greci solitamente prendono voli normali, ma tant’è. La delegazione greca ha soggiornato al “The Hotel”, albergo in cui le camere costano tra i 300 e i 500 euro a notte. È lo stesso hotel in cui ha pernottato l’attuale presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Di fronte a ciò la presidente lituana ha osservato che “il governo greco vuole ancora festeggiare, ma il conto dovranno pagarlo gli altri”.

Intanto la Banca centrale europea ha alzato la liquidità d’emergenza agli istituti greci a circa 89 miliardi di euro, in base a quanto riferito dal “Financial Times”, mentre il Fondo monetario internazionale non sarebbe d’accordo con la base di lavoro, ritenendola troppo lontana da quanto riportato nel memorandum. Si ricordi che il debito complessivo della Grecia verso il Fondo monetario internazionale ammonta a 35 miliardi di euro e la Grecia costituisce il suo più grande debitore. Gli stessi greci che hanno votato Tsipras e che oggi corrono in banca a prendere i propri soldi, svuotando sportelli e cassette di sicurezza, maturano oggi una triste convinzione e cioè che la Grecia avrà bisogno del sostegno del Fmi e della Unione europea “ancora per molti anni a causa dei suoi profondi problemi economici”.

 

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:03