Svolta storica a Tunisi: la prima donna sindaco

I ventisei voti che decidono la storia. Sono quelli ricevuti dalla 54enne Souad Abderrahim, eletta prima donna sindaco di Tunisi. Il suo avversario era il candidato della coalizione laica Nidaa Tounes, Kamel Idir, che ha riportato ventidue voti. La Abderrahim, che indossa tailleur e si mostra fieramente senza velo, dirige un’azienda di distribuzione farmaceutica, che adesso dovrà abbandonare. Le norme tunisine sul conflitto d’interessi sono rigorose. La neo sindaca di Tunisi è un’ex deputata, dirigente del partito islamico Ennahdha. L’obiettivo della formazione d’ispirazione religiosa è un investimento sulla modernità. La Tunisia è un Paese che tutela i diritti delle donne. Già nel 1956 il codice dei diritti della persona, introdotto da Habib Bourghiba, ha dichiarato fuori legge la poligamia e abolito il ripudio, introducendo il divorzio legale.

Non solo. In Tunisia non esiste lo sciagurato fenomeno delle “spose bambine”. L’età minima per contrarre matrimonio è di diciassette anni. Appena quattro anni fa è stata introdotta la nuova Costituzione, che stabilisce la parità fra uomo e donna. Ma c’è di più. La Carta fondamentale del Paese indica un obiettivo di pari presenza anche nelle istituzioni. Le donne hanno rappresentato il 47 per cento degli eletti nelle elezioni amministrative dello scorso maggio.

Aggiornato il 04 luglio 2018 alle ore 13:56