Congo, Unione africana esprime “dubbi” sul voto

In Congo si sospetta una vera e propria truffa elettorale. Il presidente dell’Unione africana Moussa Faki Mahamat ha chiesto “la sospensione della proclamazione dei risultati definitivi in attesa dell’arrivo a Kinshasa di una sua delegazione di alto profilo”. È quanto ha riportato la Bbc. I numeri hanno dato la vittoria al candidato dell’opposizione Félix Tshisekedi. Ma l’altro candidato, Martin Fayulu, ha presentato ricorso alla Corte costituzionale affermando di avere vinto e chiedendo un riconteggio manuale dei voti.

Fayulu ha lanciato un’accusa pesante. Sostiene di aver ottenuto il 61 per cento dei voti a fronte di un 18 per cento del presunto vincitore, Felix Tshisekedi, anch’egli d’opposizione ma sospettato di aver raggiunto un accordo sottobanco con il presidente uscente Joseph Kabila. Dietro l’aspetto di un’alternanza pacifica, ci sarebbe in realtà una nuova spartizione del potere, con Kabila che segretamente manterrebbe la barra del comando.

A questo punto, se la Corte costituzionale dovesse ordinare il riconteggio e annullare i risultati annunciati dalla Commissione elettorale, come richiesto da Fayulu, c’è il rischio che siano invalidate le elezioni. Frattanto, l’ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha detto che 34 persone sono morte in Congo nelle violenze politiche dopo l’annuncio, il 10 gennaio scorso, dei risultati provvisori delle elezioni presidenziali del 30 dicembre. La portavoce dell’ufficio dell’Onu per i diritti umani, Ravina Shamdasani, ha detto ai giornalisti a Ginevra che, oltre ai 34 uccisi, negli ultimi sette giorni sono stati segnalati 59 feriti e 241 “arresti arbitrari”.

Aggiornato il 18 gennaio 2019 alle ore 18:01