Iran, la strage dei Pasdaran

Ieri un attacco kamikaze ha provocato una strage in Iran. È stato colpito un pullman che trasportava i Guardiani della rivoluzione nella provincia del Belucistan, nell’est iraniano. L’attentato è avvenuto nei giorni in cui l’Iran festeggia il quarantesimo anniversario della Rivoluzione che sancì l’avvento della Repubblica islamica. L’agguato suicida ha sventrato il mezzo dei Pasdaran. Sarebbero almeno una ventina i militari rimasti uccisi nell’esplosione, altre decine sono stati feriti. Secondo l’agenzia Fars, l’attentato sarebbe stato condotto in una strada fra le città di Zahedan e Khash, vicino al confine con il Pakistan. Si tratta di una zona dove sono attivi i gruppi jihadisti sunniti delle minoranza balochi.

L’area è nota per essere una via del traffico di eroina raffinata in Afghanistan ma diretta verso il Medioriente e l’Europa. Quello di ieri è l’attacco più grave contro i Pasdaran dal 28 settembre, quando un commando di jihadisti e separatisti arabi aveva compiuto una strage di militari e civili, durante la parata per la Settimana sacra della Difesa nella città di Ahvaz. Allora, morirono trenta persone. Le minoranze sunnite araba e belochi si sentono discriminate dal governo centrale, dominato dai religiosi sciiti.

Aggiornato il 14 febbraio 2019 alle ore 14:25