Il mondo della moda e il confronto con le nanotecnologie

Riuscire a conciliare l’innovazione, la passione sociale, l’impresa etica e lo sviluppo sostenibile è una priorità per gli imprenditori della nostra attualità. Creare una sinergia tra l’innovazione, la passione, la sostenibilità e il futuro dell’industria “fashion” è una tematica ampiamente dibattuta nella nostra attualità economica. Le materie prime non fossili e i materiali biodegradabili sono il futuro su cui dovremo investire, ma solo l’innovazione e la ricerca scientifica può far progredire il settore. Per creare una vera economia internazionale circolare e sostenibile, le giovani startup e gli imprenditori illuminati devono sviluppare una consapevolezza sull’importanza di lavorare per un Pianeta più sano, verde, un mondo sostenibile ma in sintonia con il nostro essere. Un settore che sembra stia rivoluzionando il mondo legato alla fashion e alla moda è quello delle nanotecnologie.

Recentemente, l’imprenditrice innovativa e attivista sociale Sabrina Zuccalà ha partecipato all’evento Elite B2BEvent, l’aperitivo “Fashion4passhion4future” per descrivere l’importanza della sfida nanotecnologica nella moda, con il lavoro che svolge con la società 4ward360. Il settore del tessile e della moda, per il quale fino a pochi anni fa sembrava non vi fosse più nulla da scoprire, ha aperto le porte all’hi-tech e alle nano tecnologie puntando sulla realizzazione, creazione e stesura di nuovi tessuti tecnologici per l’abbigliamento popolare, con risultati sorprendenti. Gli utilizzi nell’industria tessile di nanoparticelle, nanocompositi e nanostrutture consentono di conferire ai tessuti tradizionali funzionalità particolari come antibattericità, idrorepellenza, resistenza allo sporco, anti-staticità, ininfiammabilità, resistenza meccanica, protezione da Uv, protezione chimica e termica. Una vera rivoluzione che fa dell’innovazione, usata spesso in ambiti come quello della fabbricazione di tappezzerie, moquettes, tappeti, una nuova strategia per il mercato della moda e con risultati inaspettati.

Le nanoparticelle consentono di conferire ai tessuti tradizionali funzionalità particolari come antibattericità, idrorepellenza, resistenza allo sporco, proteggendo in questo modo gli abiti dagli effetti del tempo, dell’ambiente e facendoli durare di più nel tempo. Inoltre, se i grandi marchi introdurranno nei propri processi produttivi queste particolari tecnologie saranno in grado di rivoluzionare l’intera filiera di vendita. Importante è ribadire che grazie a tinture di nuova generazione si potranno riprodurre nel tempo gli stessi colori, ovviando ai problemi di diversità tipici di tinture standard. Risolvendo anche uno degli storici problemi della moda maschile: abbinare giacche e pantaloni di taglie differenti. Tuttavia, non vi è solo il mondo dell’economia. L’imprenditrice Sabrina Zuccalà ricorda anche l’importanza etica di affrontare il mondo della moda attraverso l’innovazione dei trattamenti nanotecnologici.

“I nanomateriali potranno essere impiegati anche per contrastare l’inquinamento che può nuocere alla salute, creando abbigliamento da lavoro, in grado di aiutare gli operatori a contrastare polveri sottili, smog ed emissioni industriali. Questo perché questi tessuti attirano le molecole inquinanti all’interno della struttura in tessuto senza possibilità di rilascio nell’ambiente, subito dopo vengono assorbite e poi disgregate. Infine, le possibili applicazioni che stiamo valutando sono anche quelle per la conservazione di costumi storici, che magari sono stati usati in film famosi o nel teatro, per fare in modo che questo patrimonio non vada perso. Le nano molecole, infatti, riescono a preservare dall’ammaloramento i vestiti senza intaccarne le loro caratteristiche”, ha ribadito la presidente di 4ward360.

Riuscire a governare i nano materiali e la loro natura permette un ampio e variegato ventaglio di possibili applicazioni, che possono dare slancio all’ingegneria nel migliorare le prestazioni di oggetti e strumenti con i quali le persone hanno a che fare tutti i giorni. Lo stesso sta accadendo nel mondo dell’industria tessile, innescando una rivoluzione che sta riscrivendo il mondo della moda e dei grandi marchi con un occhio di riguardo anche al tema della sostenibilità ambientale.

Aggiornato il 27 novembre 2021 alle ore 10:28