Italiani più poveri e meno ottimisti

Non è un mistero che la Calabria, fra le regioni del Meridione, è quella che più di ogni altra vive il dramma della disoccupazione, del lavoro che non c’è, delle fabbriche che non esistono e dei piccoli imprenditori “rovinati”. Ex meta degli imprenditori che nei tempi dei contributi a fondo perduto, o meglio “prenditori”, ne hanno fatto razzìa. Terra della crescente disaffezione dalla politica e della distanza siderale tra i palazzi del potere e la gente comune. Un quadro allarmante e senza alcun segnale di crescita all’orizzonte, purtroppo. I calabresi innamorati della loro terra, quelli onesti, lavoratori e forgiati “dall’amata terra mia” (al tempo stesso bella e maledetta) non intendono mollare, vogliono andare avanti e non vogliono più emigrare.

Intercettando i bisogni della gente comune, le esigenze dei territori e le tante, troppe, delusioni per le promesse fatte dalla politica e puntualmente disattese, ho deciso di fare un accorato appello al Presidente della Repubblica. L’appello è scritto con la semplicità con cui si scrive ad un amico, presidente vero e buon padre di famiglia, non molto ottimista come lo sono Renzi, Padoan, e le banche.

“Esimio Presidente, so bene e penso che la sua vita, come quella di tante persone della sua età e come quella dei miei genitori, sia stata piena di sacrifici, di rinunce e di lotte continue che poi l’hanno portata a ricoprire il ruolo di garanzia della nostra Repubblica. Per questo mi rivolgo a lei e non al, nominato e non eletto, Presidente del Consiglio, votato solo dal suo partito, “In Italia? Si può tutto!”. Lei che tutti gli italiani vedono come un buon padre di famiglia, protettivo e responsabile, che può dare sempre una parola di conforto ed un aiuto alla sua prole. Quale responsabile del pronto giustizia cerco di aiutare numerose famiglie, amici e gente comune offrendo anche assistenza e consigli per essere difesi da uno Stato illiberale contro ogni forma di mala giustizia. In una Calabria disperata, dove vivo, negli ultimi tempi ricevo numerose richieste d’aiuto di amici ventenni, trentenni, quarantenni e anche oltre; disoccupati e disperati, senza futuro, che si vedono con un cappio al collo, che stanno crollando e stanno pensando di farla finita con la vita, che non hanno i mezzi minimi di sostentamento in questo Stato che nulla ha di sociale, gente comune vessata da continue ingiustizie e soprusi.

Com’è possibile che il Governo sia così ottimista? Non sente questo grido di dolore che proviene dalla povera gente? Mi appello a lei affinché faccia sentire forte la sua voce e chieda al Governo un cambio di rotta. Basta slogan, basta comparsate in tv o a Expo e continue promesse da Renzi “Il magnifico” che tutto può e tutto risolve! Che cosa ha risolto? Non devono far ancora affamare la gente, siamo cittadini e non sudditi! Devono dare subito risposte concrete, opportunità di lavoro (altro che Jobs act) e tutele crescenti. Lei è il garante della Costituzione della Repubblica Italiana fondata sul lavoro! Ma quale lavoro? I giovani e i meno giovani si trovano senza speranze e cercano di gridare il loro dolore con un forte lamento che anche se non gridato a voce alta si sente lo stesso. Come mai il Governo non lo sente? Il dolore degli ultimi: dei giovani disoccupati, dei separati, dei pensionati e della povera gente è un lamento uguale al richiamo delle sirene, un lamento forte che fa impazzire e farà impazzire sempre di più e non sappiamo dove ci porterà.

Faccio appello alla sua persona e alla sua bontà, alla sua responsabilità di buon padre di famiglia e la invito a venire in Calabria, a camminare tra la gente, nelle piccole aziende (quelle che sono rimaste e che non riescono nemmeno a pagarsi i contributi per una futura pensione), nei luoghi in cui è forte la disperazione ed a riportare questo appello al quel Governo che nessuno ha votato, che la maggioranza degli italiani non ha voluto! Non facciamo suicidare i nostri padri ed i nostri giovani, i nostri figli; non lasciamo alle nuove generazioni un futuro senza speranze e certezze, diamo ascolto alla gente comune! Renzi, Padoan e le banche unici in Italia a dichiararsi ottimisti!”.

(*) Salvatore Varano è responsabile di “Pronto giustizia tributaria” per il Tribunale Dreyfus e Soccorso Azzurro Tributario Club Forza Silvio, viceresponsabile Club Forza Silvio Calabria

(**) Il Tribunale Dreyfus tramite il servizio di “Pronto giustizia” è a disposizione per ogni ulteriore chiarimento ed assistenza legale tributaria scrivendo una e-mail a: [email protected]

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:24