È ora di mettersi a lavoro

Che l’Italia fosse abituata ai balletti e ai teatrini della politica era noto, ma che si potesse arrivare a tanto francamente no. Da oltre un mese e mezzo assistiamo a sceneggiate surreali, atti di arroganza, insolenze, veti incomprensibili e deliri di onnipotenza da avanspettacolo.

Oltretutto, nonostante ci sia un vincitore, il centrodestra, lo si ignora cercando di far finta che la vittoria sia andata ai grillini. Insomma, non solo gli italiani il 4 marzo hanno dato la maggioranza relativa al centrodestra, ma con il voto di queste ore in Molise hanno confermato la stessa volontà. Volontà che con tutta probabilità sarà replicata domenica prossima in Friuli-Venezia Giulia, a testimonianza che il Paese preferisca il centrodestra agli altri schieramenti politici. Ecco perché da tempo diciamo che Matteo Salvini dovrebbe farsi avanti per l’incarico a Premier e presentarsi in Parlamento per raccogliere consensi sul programma del centrodestra. Ogni altro tentativo, compresi quelli fatti fino a ora con i pentastellati, a questo punto non avrebbe più senso. Del resto si è visto come e quanto i grillini pensino solo alle poltrone e a un predominio che oltretutto il voto non gli ha assegnato. Come se non bastasse, i veti nei confronti di Forza Italia la dicono lunga sul concetto di democrazia che hanno in testa. Serve far presto e serve un governo di centrodestra presieduto dalla Lega, Salvini o Giorgetti che siano; tutto il resto è pericolosa alchimia politica, punto.

Il Paese ha bisogno come l’aria di guardare avanti e affrontare le sfide prossime con un Esecutivo stabile in grado di risolvere i problemi.

Aggiornato il 23 aprile 2018 alle ore 13:45