Per la crescita in Italia e il cambio di linea in Europa

Per evitare di entrare in recessione in Italia è necessario attuare investimenti pubblici infrastrutturali unitamente alla drastica detassazione delle imprese italiane. I due movimenti sono in grado di mettere in moto investimenti privati che impediscano il Paese cada in recessione. La crescita e la sua stimolazione economica contrastano la povertà, a differenza degli assegni assistenziali che, non solo risultano sempre insufficienti e totalmente improduttivi, ma impediscono all’Italia di crescere e la sviano in Europa, e nel mondo.

In pratica, ci affossano economicamente all’interno e geo-politicamente a livello internazionale. Stimolare la crescita economica contrasta la povertà, viceversa non funziona e ci affossa – economicamente e politicamente – nazionalmente ed esternamente. Gli Stati Uniti e Donald Trump stanno aiutando l’Italia, economicamente e politicamente. Siamo l’unico Paese europeo a cui Trump sta consentendo di continuare a commerciare con l’Iran. Trump ci sta salvando commercialmente e sta riscrivendo la Storia cancellando quella sbagliata di Obama in Iran.

L’Italia deve rapidamente sostituire la “sinistra” Federica Mogherini da rappresentante europeo quale errore – grave – del passato consentendo così al Paese, non solo di offrire un chiaro segno della cambio di linea politica ed economica ma anche di potere assurgere, il nostro Paese, a mediatore internazionale tra Stati Uniti, Iran ed Europa.

L’Italia deve infatti ergersi e divenire il rappresentante europeo di un “discorso” di una contrattazione pacifica internazionale da rappresentante preminente dell’Europa e per l’Europa. Il presidente Antonio Martino è il rappresentante italiano per l’Europa che da qui alla scadenza nel 2019 del mandato di alto commissario europeo per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza può gestire efficacemente il cambio di linea e il nuovo ruolo italiano in Europa per Donald Trump.

Aggiornato il 05 novembre 2018 alle ore 16:11