I Promessi Sposi

Sui promessi sposi il problema è solo quando, dipenderà dall’apertura della crisi prima e dal Capo dello Stato dopo.

Per noi, lo abbiamo detto, i tempi saranno brevi e immaginiamo che lo stesso Mattarella sia stanco di sopportare una situazione che ridicolizza il paese, come mai nella storia dei governi.

Ma se questo non bastasse, il passaggio elettorale di domenica, che riguarderà anche amministrative strategiche e non solo le europee, finirà col tagliare quel niente che tiene appeso l’intero esecutivo.

È vero che intorno ai tempi della crisi eventuale, esistano opinioni contrastanti, ma dietro le quinte i registi hanno già scritto copione, scenografia, anche pensando a quello che succederà quando si parlerà della manovra correttiva.

Il matrimonio a sinistra fra grillini e Pd, sarà regolato non più da un contratto di governo ex post, come l’attuale, ma da un contratto ex ante di coalizione.

Insomma l’accordo presume un fronte di sinistra e stabilisce le condizioni con le quali, alle prossime politiche, si presenteranno agli italiani, l’unica cosa incerta, è la quota di maggioranza, che dipenderà dai risultati di domenica.

Del resto che i grillini col Pd abbiano legami e affinità elettive è testimoniato non solo dai tentativi precedenti, andati a vuoto per un pelo, ma dalla volontà comune di schiacciare il centrodestra:

Perché sia chiaro, l’obiettivo di tutto il mondo di sinistra, dal più morbido a quello integralista, è di impedire che al governo del paese torni il centrodestra, è questa la parola d’ordine dei promessi sposi e di tutti i testimoni delle nozze.

È la stessa parola d’ordine che dopo il 4 marzo 2018, ha negato ogni chance al cdx di trovare in parlamento i voti per governare, sapendo che probabilmente quei voti si sarebbero trovati eccome.

È il motivo per il quale, da un po’ di tempo contro il centrodestra ne vediamo di tutti i colori, un fuoco di fila mediatico, sociale, istituzionale, che ricorda i tempi peggiori, l’armata rossa si è schierata tutta.

Insomma al netto di ogni altra considerazione l’obiettivo comune è di evitare che Salvini Meloni e Berlusconi tornino insieme ed al governo, ecco perché quel matrimonio si deve fare e si farà eccome.

Per farla breve alle prossime politiche, a sinistra ci sarà un armata rossa forse più forte della gioiosa macchina da guerra, grillini, dem, cosacchi, giovani turchi, rifondaroli, un pieno di comunisti e post, da far impallidire i soviet.

Inutile dire che se vincessero ci ritroveremmo la patrimoniale,la persecuzione fiscale,il giustizialismo giacobino, il pauperismo e lo statalismo soffocante, insomma una roba da scappare di notte.

Ecco perché Salvini dovrebbe coalizzare il centrodestra, anziché giocare alla guerra interna,alle divisioni, assieme alla Meloni, Salvini dovrebbe fare appello a tutto il mondo di centrodestra perché si stringa e si prepari alla battaglia finale. Salvini dovrebbe copiare i suoi alleati di governo che gli tramano e remano contro, per annientarlo definitivamente, anziché continuare a farsi sbeffeggiare e isolare su ogni cosa. Per concludere con le prossime politiche, che siano prima oppure dopo, ci giocheremo il futuro dell’Italia, per questo, come dice il Vangelo, chi vuole intendere intenda, qui habet aures, audiendi audiat.

Aggiornato il 22 maggio 2019 alle ore 13:42