Cambiamo… stavolta la giustizia

Giovanni Toti ieri è stato posto agli arresti domiciliari. I fatti per i quali è indagato risalgono alle elezioni del 20 settembre 2020. Rileggiamo insieme: 7 maggio 2024, 20 settembre 2020. Limitiamoci agli anni: 2024, 2020. Ebbene, al netto del garantismo – pietra miliare di uno Stato di diritto e, va da sé, di una società civile – quello che risulta quantomeno anomalo è la motivazione alla base dall’esigenza cautelare. Ora, come spesso accade, l’etimologia contribuisce a diradare un bel po’ di fuliggine concettuale al ché il latino exigentia ci indirizza su un binario lessicale netto e preciso: “pretendere”. Adesso, subito. Per il rischio di una reiterazione del reato? Per un malcelato tentativo di fuga? Per la concreta possibilità di un insabbiamento delle prove? Oppure a causa di una o più combinazioni delle motivazioni appena menzionate che sono l’unica (ribadisco, l’unica) giustificazione giuridicamente plausibile, oltre che comprensibile, per la custodia cautelare? Qualsiasi risposta affermativa ai quesiti posti in essere nelle righe precedenti fa scattare un’ulteriore domanda da logica elementare: perché proprio ora? 2024, 2020.

Sono passati 4 anni, circa 48 mesi, più o meno 1.440 giorni dai fatti contestati. E in questo arco di tempo Toti, se avesse voluto, secondo voi non avrebbe avuto l’opportunità di scappare, oppure di cancellare carte compromettenti o magari di ripetere il dolo? Insomma, dopo tutto questo tempo, anche a voler essere maliziosi (e qui non lo siamo di certo) sulla correttezza del presidente ligure, non pare che si voglia ugualmente chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati? Alla giustizia il compito di accertare eventuali illegalità dell’agire totiano, che rimane comunque innocente fino al terzo grado di giudizio – figuriamoci ora che a giudizio non è stato nemmeno rinviato – tuttavia gli arresti domiciliari, applicati a distanza considerevole dai fatti imputati, somigliano molto a un episodio sospeso a metà tra Il processo di Franz Kafka e Un giorno in pretura.

Aggiornato il 08 maggio 2024 alle ore 10:34