Legge elettorale da rivedere

Bisogna rivedere la legge elettorale. Perché con la riduzione dei parlamentari, gli italiani potranno scegliere ancora meno i propri eletti, passando in gran parte solo i nominati dai partiti. L’Italia ha invece bisogno di votare spesso (perché non siamo ancora andati a votare?) e di scremare, votando a ripetizione, chi ci rappresenta degnamente. È necessario votare. Stiamo andando verso nuove categorie politiche. L’Italia è, in tal senso, un vero e proprio laboratorio di studio.

Populismo e globalismo sono oggi rispettivamente la sinistra e la destra di ieri. La politica di sta rimodulando, attualizzandoli. In un attimo. i partiti diventano anticaglie non rappresentative che dei morti viventi. È in atto un percorso che tende a virare sul credo liberale che non segue alcuna religione e vuole, da una parte il ridimensionamento dello Stato e, dall’altro, preme verso l’affermazione più piena dei diritti dei popoli. Populismo e globalismo stanno entrambi declinandosi per trovare il proprio – nostro – equilibrio. L’Italia voti. Lo troverà per prima.

Aggiornato il 16 luglio 2019 alle ore 13:30