Siri: “Basta veleni, voglio illustrare progetto Flat tax”

Armando Siri ha un solo obiettivo: parlare di Flat tax. Ieri, l’ex sottosegretario leghista alle Infrastrutture e dei Trasporti, indagato per corruzione, ha partecipato al contestato incontro con le parti sociali tenuto dal vicepremier Matteo Salvini al Viminale. È stato proprio Siri ad illustrare la proposta del Carroccio ai sindacati. “Il nostro obiettivo – ha detto – è la Flat tax con un’unica deduzione fiscale che assorbirà tutte le detrazioni”.

Oggi Siri torna sulla questione in un colloquio con Il Messaggero. “Non voglio fare polemiche – sostiene –. Sono stanco e amareggiato. Parliamo delle proposte, delle cose concrete. Del resto non mi importa”. Il fedelissimo di Salvini non vuole “alimentare veleni. A me interessa solo illustrare il nostro progetto. Si tratta di una operazione che interessa 20 milioni di famiglie e 40 milioni di persone”.

Ai sindacati, l’ex sottosegretario ha detto che la Flat tax sarà un sistema opzionale: “Ogni famiglia dopo essersi fatta i conti deciderà se aderire o no. E se conviene optare per la tassa piatta o mantenere il vecchio sistema”. Poi, Siri ha spiegato che dalla Flat tax “potenzialmente verranno coinvolti il 70 per cento dei single, il 90 per cento delle famiglie mono reddito e il 60 per cento di quelle bireddito. Con un costo complessivo per le casse dello Stato di circa 13 miliardi, a cui vanno aggiunti 2,5 miliardi per l’accorpamento delle ultime due aliquote (quelle del 41 e del 43 per cento verranno portate al 38 per cento)”.

Siri ha aggiunto che le organizzazioni sindacali “hanno ben capito il concetto, una impostazione dove nessuno ci perde e in molti ci guadagnano”. Sollecitato su Conte e Di Maio, Siri non risponde ma continua a illustrare la sua proposta e conclude “spero che si riesca a trovare una sintesi condivisa, dopo un dialogo proficuo. Sono qui per dare un contributo. Del resto, non mi interessa”.

Intanto, il vicepremier grillino Luigi Di Maio ha dichiarato di non essere “affezionato agli 80 euro, ma quelli non erano soldi di Renzi, quelli erano sono soldi degli italiani. E se si dice ai cittadini ‘ti tolgo 80 euro’ per fare la Flat tax o peggio ‘ti aumento l’Iva‘ per fare la flat tax, per me questo è inaccettabile”.

Per Di Maio, “se si vuole fare la Flat tax ben venga. L’unica cosa che non ho visto ancora sono le coperture”.

 

Aggiornato il 16 luglio 2019 alle ore 16:31