C’è un virus banderuola nel Governo

Nel giro di quarantotto ore, dalle preoccupazioni perché sembrava che governanti e governati non prendessero abbastanza sul serio il Coronavirus, si è passati da uno stato di allarme, non tanto per quel virus ed il morbo, quanto per il fatto che la gente, governanti e governati, pare prenda troppo sul serio l’epidemia, il virus, gli appestati, i portatori della peste.

Virus banderuola? Macché! Banderuole sono i governanti i quali, dopo aver accolto il Coronavirus come la manna dal cielo, che li salva miracolosamente dai grandi calci in quel posto di elettori ed anche di eletti, si sono accorti che governando un Paese colpito da un’epidemia non è, poi, come pare fosse loro sembrato, tanto facile e sicuro.

Il dato obiettivo, quello che risulta dagli studi e dalle rilevazioni di qualcuno che non sia preso solo dalla preoccupazione di salvare la poltrona, ci dirà che siamo volati rapidamente ad una situazione in cui le misure antivirus hanno fatto già più danni (e più paura) della malattia (con santa pace per chi ci ha rimesso la pelle).

Giuseppe Conte, i vari ministri, presidenti, sindaci, non fanno, si direbbe, che gridare le parole che mormorava il Governatore di Milano di manzoniana memoria: “adelante Pedro…con juicio!.

Oggi vedo che la stampa, che si direbbe abbia una cabina di guida, è preoccupata soprattutto di trasmettere l’ammonimento ad usare “juicio”, a non esagerare. Le statistiche della constatazione della malattia si intrecciano con quelle in maledetto calo del turismo che ora evita l’Italia, Venezia, Milano. Alberghi che ricevono solo disdette, bar vuoti, ristoranti pure.

Sembra dunque che qualcuno dovrà pure accorgersi che se una buona epidemia al momento giusto può salvare un Governo di babbei da una caduta rovinosa, essa non salva le nostre vite, le nostre tasche, la nostra vita sociale. Avevo da tempo, io che sono superstizioso solo assai moderatamente, avuto la sensazione che una sciagura fosse sempre pronta a deviare l’attenzione per il Governo ogni volta che si avvicinasse troppo all’orlo del precipizio. Pare che questa volta abbia funzionato anche troppo bene. Ma funziona benissimo la fantasia politico-iettatoria di giornalisti, finanziatori, affaristi.

E cominciano a circolare sulle pagine dei giornali e sugli schermi della tv nuove specialità di Governo. Dell’emergenza, oppure di lotta al virus, e pure Governo antivirus. E, intanto, una gran mascherina si fissa sulla bocca degli italiani ad tappare o rendere non avvertibili i giudizi che tutte queste ipotesi avanzate per inchiodarsi alle poltrone meriterebbero senz’altro.

Vedremo quante giravolte faranno le banderuole. Purtroppo, qualcosa di serio c’è. Non è il Governo, non sono le misure antivirus: è l’epidemia, è la pelle di chi ce la sta perdendo. E nessuno mi dica che, in fondo pochi sono i casi di mortalità.

Aggiornato il 28 febbraio 2020 alle ore 12:12