Quattro soldi d’elemosina

È questo il momento di lottare per avvicinarsi quanto più possibile alla verità e, soprattutto, per la salvaguardia dei diritti costituzionali, compito ex ante del presidente della Repubblica ed ex post della Corte costituzionale; organi che però al momento appaiono pigri su queste questioni. Il motivo? Non è difficile da individuare, se si pensa da chi sono eletti.

Non parliamo poi del Parlamento, ormai consultato solo a cose fatte e decise con la Unione europea, ridotto ad un teatrino dove, salvo poche eccezioni, ognuno recita il suo ruolo formale, inutile ed asettico. Il Movimento Cinque Stelle, la forza politica più rappresentata, ha palesemente tradito i suoi ideali ed i suoi elettori, diventando funzionale all’establishment, perdendo consensi e dignità. Purtroppo anche la Lega non appare più chiara e limpida come un tempo. Matteo Salvini si giustifica con il fatto che il governo Draghi è meglio di quello Conte. Ha certo ragione, ma forse ha contaminato le acque dei suoi migliori pozzi elettorali, quelli del no Euro e dell’ItalExit.

Probabilmente, senz’altro in buona fede, si è scelto l’uovo oggi piuttosto che la gallina domani, ma questo i fan di Salvini non lo capiscono e temono che il prezzo da pagare in consensi sia molto alto. È infatti difficile recuperare l’elettore che si sente tradito. Il rischio è che Alberto da Giussano si metta d’accordo con il Barbarossa e che, dimentico degli obiettivi strategici che l’avevano portato a conseguire risultati mai raggiunti, perda molto del suo appeal.

A dispetto della Costituzione, che lo stabilisce sovrano, il popolo non si sente più rappresentato in Parlamento. I media mainstream del pensiero unico, ripetendo a pappagallo i leitmotiv del Sistema dominante, peggiorano la situazione e terrorizzano il povero cittadino, sia sul fronte sanitario, sia su quello economico. Gli italiani senza più soldi e speranze, timorosi di ammalarsi ed esasperati dalle vessazioni sulle libertà, non sanno più a che santo votarsi. Se non siamo ancora alla rivoluzione violenta, benché i numerosi blocchi autostradali ne siano il prodromo, è solo perché reggono la rete familiare e quella di assistenza.

Per fortuna, grazie all’iniziativa di bravi giornalisti coraggiosi che si comportano come tali, si stanno diffondendo testate giornalistiche, anche televisive ed on-line, indipendenti e finanziate dagli stessi cittadini, che fanno da controcanto ai media mainstream ed aprono occhi, orecchi e bocca agli italiani. La verità emergerà come sempre e punirà chi inganna il popolo. È facile prevedere l’esplosione elettorale di Fratelli d’Italia e delle altre forze anti-sistema: saranno chiamate a sostituire chi si è fatto ammaliare dalle sirene tentatrici della poltrona e del potere.

Riusciremo a cavarcela, oppure il virus concluderà l’opera della moneta unica impoverendoci del tutto? Si imporrà la dittatura sanitaria ed i vaccini a gogò, oppure prevarrà il buon senso salvando libertà, democrazia e salute? La gabbia dell’Unione europea diventerà sempre più stretta, oppure ce ne libereremo? Lo sapremo non prima delle prossime elezioni politiche del 2023, ammesso che non siano rinviate con qualche scusa sanitaria, esattamente come per le amministrative.

Intanto tu cittadino stai buono a casa e guarda la televisione, non andare in giro o a mangiar fuori, c’è il virus! Se hai la Covid prendi la tachipirina e attendi vigile di peggiorare, per poi morire in ospedale, intasando il pronto soccorso. Lavora e compra on-line, fregatene se qualcuno s’immiserisce per tutto questo. Quattro soldi d’elemosina li daremo sempre a tutti. E con il Grande Reset sistemeremo ogni cosa, vedrai.

Aggiornato il 30 aprile 2021 alle ore 11:11