Non toccate il compagno Goffredo

Una storia romana che diventa nazionale. Una roba – citando Fabrizio De André – da basso impero che ha l’epicentro alla Balduina, Municipio XIV di Roma, zona nord-ovest della Capitale. Qui Enrico Sabri, segretario locale del Partito Democratico, lancia – su Facebook – un suo ragionamento critico sull’idea dell’alleanza tra Pd e Movimento 5 Stelle. E termina il post con “Goffredo Bettini, mi hai un pochino scocciato”. O meglio, lo scritto originale recitava “Goffredo Bettini hai rotto il c...o”. Una chiosa che suggella quanto detto poco prima: “Sherpa Romano, padre politico di Zingaretti, deputato, coordinatore della segreteria di Veltroni nonché suo ideologo politico, ideatore della candidatura a sindaco di Ignazio Marino e qui mi taccio. Penso sia una delle pochissime volte che utilizzo il mio incarico qui”. E poi: “Ma te lo devo proprio dire da segretario municipale del Pd di Roma, arrogandomi il diritto di parlare anche a nome dei poveri compagni delle altre città”.

Ora, visto che ormai i social per taluni tribuni diventano materiale inquisitorio, Enrico Sabri viene sospeso per un mese dal Pd. Il diretto interessato, che presenta ricorso, conferma di non essere “né deluso, né sorpreso”, rivendica il “contenuto politico” di quanto sostenuto. Un “riflesso pavloviano” per qualcuno mentre Bettini, che puntualizza – sempre via Facebook – come ormai non gestisca “nulla nel partito di Roma”, chiarisce: “Per me davvero, sottolineo davvero, non rimane nessuna ombra, né alcun risentimento”. Giurin-giurello e s’abbracciamo, per dirla alla romana.

La vicenda grottesca, buona per alimentare grasse risate davanti a un panino con la porchetta, ha anche un fondo su cui ragionare: ossia che forse c’è qualcuno che è più democratico degli altri. Così l’uscita dal seminato diventa occasione per una risposta a suon di carte bollate, bavagli, semafori rossi. C’è chi parlerebbe di una guerra tra bande…e forse non è andato troppo lontano dalla realtà.

Insomma, i pontificatori dell’era contemporanea entrano in campo con scartoffie da giustizialismo pane e cicoria. La colpa per Sabri è stata quella di aver avuto a che ridire contro un guru. E chissà quanti altri ribelli ci siano sotto la lente di ingrandimento democrat, una lente capace di dare lezioni un tanto al chilo.

Come ha fatto stavolta, in una storia romana che diventa nazionale. Una storia, già, da basso impero. Dove la soluzione per i soloni della fazione di punta è quella più democratica: state al vostro posto. Con il pugno alzato. E la bocca chiusa.

Aggiornato il 17 giugno 2021 alle ore 15:02