Centrodestra: nel Governo le “migliori energie”

Guardare avanti. Ok i pianti, i ricordi, i sogni, gli abbracci. Il risultato elettorale verga il responso: centrodestra vincente. Con Fratelli d’Italia che in quasi dieci anni passa dal 2 a oltre il 26 per cento. Ora è il tempo di non dare più soluzioni, ma di prendere le decisioni. Ora è il momento di allestire una squadra al timone del Paese. Scatta così il toto-ministri, tra indiscrezioni più o meno plausibili. Ma c’è chi preferisce guardare alla concretezza, dove si possano intrecciare forma ma soprattutto sostanza.

Guido Crosetto, co-fondatore di FdI, non è mai banale. In primis, garantisce che il Governo di Giorgia Meloni verrà allestito andando a pescare tra le migliori energie italiane. Un modo, questo, per allontanare i “cattivi pensieri” di chi possa paventare un Esecutivo forgiato dopo aver sfogliato il manuale Cencelli. Morale della favola: nessuna bandierina di partito da piantare “su sedie e seggiole”.

In una intervista a Il Messaggero e Qn, Crosetto parla di Giorgia Meloni e di quella che è, giocoforza, la “sfida della sua vita”. Non a caso, ricorda che la presidente di FdI “sa benissimo che, se sbaglierà, non le sarà concessa una seconda occasione”. Perciò è necessario selezionare i migliori – probabilmente senza evocare situazioni del recente passato – ossia personalità che conoscano le materie, che abbiano voglia di lavorare, che non abbiano paura “di fare battaglie di meritocrazia o di scontrarsi con l’esistente, se va cambiato”.

Nel ragionamento è inevitabile un passaggio sulla manovra economica. Servirà un dialogo con il Governo di Mario Draghi, precisa Guido Crosetto, “non per scelta politica, ma per obbligo tecnico: il 15 ottobre va spedito il bilancio in Commissione. Il Governo è tentato di non farlo per lasciare la scelta, che è più politica che tecnica, al nuovo. Ma significa comprimere in modo eccessivo i tempi, perché slitterebbero di oltre 30 giorni. Sarebbe bene fare un confronto, e subito, perché il nuovo Esecutivo non sarà pronto, probabilmente, prima di un mese da ora”.

Inoltre, il co-fondatore di FdI rimarca che è importante una collaborazione tra gli uffici della Ragioneria e del Mef. Perché bisogna trovare una strada per interagire “per il bene dell’Italia. Al momento nessuno conosce lo stato reale dei conti”. Da qui un’azione su “crisi, costo dell’energia e del gas, inflazione”. Ovvero fardelli che “stanno uccidendo parte del tessuto economico e sociale”.

Per quanto concerne il quadro in Europa, secondo Crosetto “non occorre rassicurare nessuno, FdI è un partito conservatore e Giorgia guida una forza politica seria, matura, razionale e responsabile che ha già detto che rispetterà gli impegni internazionali, a partire dall’Ucraina, e i vincoli di bilancio”. Non solo: i diritti umani e l’aborto “saranno garantiti in primis da Meloni”. Con una certezza: “Non penso ci saranno problemi, sono convinto che tutti diano per scontato che il nome da fare a Mattarella sia quello di Giorgia Meloni. Tutti hanno capito il messaggio arrivato dagli elettori”.

Questo il dato. Mentre nella coalizione sorride anche Antonio Tajani. Il coordinatore nazionale di Forza Italia a Mattino Cinque – sulla formazione del Governo – nota: “I rapporti di forza contano ma dobbiamo guardare di più alla qualità. Non si tratta di manuale Cencelli. Vogliamo essere parte importante del Governo, soprattutto per il contributo di qualità che siamo in grado di offrire”.

Aggiornato il 27 settembre 2022 alle ore 14:37