Il viaggio di Meloni in Tunisia

“Sul tema della gestione della migrazione, voglio ancora una volta ringraziare le autorità tunisine e il presidente Kaïs Saïed per il lavoro che cerchiamo di portare avanti insieme contro i trafficanti di esseri umani”. Queste le parole della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Tunisi, dopo il bilaterale con il presidente tunisino. E aggiunge: “Noi sappiamo che la Tunisia non può diventare il Paese di arrivo dei migranti. Su questo va rafforzata la cooperazione, vogliamo coinvolgere le organizzazioni internazionali, lavorare sui rimpatri ma soprattutto sui flussi regolari”.

La premier, poi, sottolinea: “La collaborazione con la Tunisia, anche grazie all’impegno italiano, è diventata pure una priorità per l’Unione europea. Sono molto fiera per il lavoro che anche l’Italia ha portato avanti – prosegue –contribuendo alla firma del Memorandum con l’Ue, che è stata definita dal presidente Saïed una giornata storica per le relazioni tra Tunisia e Unione europea. Ha gettato le basi – insiste – per costruire quel modello di cooperazione partitario con i Paesi del Mediterraneo allargato, su cui il Governo italiano aveva investito così tante energie e che oggi è diventato un paradigma di riferimento anche per il continente europeo nel suo complesso”.

L’Esecutivo, insomma, sigla “con la Tunisia alcuni importanti accordi, che raccontano come questa relazione bilaterale sia chiaramente politica, ma anche fatta di passi molto concreti, di mattoni attraverso cui costruire le nostre idee” è la chiosa di Meloni. Intese che dimostrano “ancora una volta quanto la collaborazione con la Tunisia sia per l’Italia assolutamente una priorità da molti punti di vista. Ed è anche un tassello del lavoro che l’Italia sta portando avanti con il Piano Mattei, per costruire con le nazioni africane una cooperazione su base paritaria, che sia finalmente vantaggiosa per tutti”.

Aggiornato il 17 aprile 2024 alle ore 16:22