Pubblicità diffamatoria contro i medici, Papotto insorge

Non c’è pace per la categoria dei medici, che continua ad essere al centro di attacchi e vessazioni, per soddisfare adesso anche la necessità di vendere pacchetti pubblicitari e consulenze legali.

Ci riferiamo al caso di certi avvocati e di società che fanno capo a uno studio legale di Napoli dal cognome che non riferiamo, ma che ricorda il tiro che si sta lanciando alla categoria dei camici bianchi, che giorno e notte si spende per la salute dei nostri concittadini e di chi si trova a passare dal nostro Paese, sia esso ospite pagante, sia esso un migrante, che a titolo gratuito ricevono assistenza e cure nei nostri ospedali da nord a sud. Eppure questo studio legale non si è preoccupato di lasciar nulla all’immaginazione dei cittadini pur di farsi pubblicità, accostando alla fotografia di una giovane che ha appena subìto violenza il termine “malasanità”, con un titolo che dice “medici sotto accusa”. In altre immagini, diffuse dalla stessa agenzia pubblicitaria, la “Taddia Group”, che ha uffici anche a Roma, altre immagini che si trovano sulla cartellonistica stradale e sul web, mostrano medici in camice bianco addirittura in manette.

Il segretario nazionale della Cisl Medici, Biagio Papotto, che rappresenta oltre 6mila dirigenti medici dipendenti e/o convenzionati del Servizio sanitario nazionale (Ssn) e che da anni si batte per gli interessi degli stessi, ha sentito il bisogno di rivolgersi al Consiglio nazionale forense, all’Ordine degli Avvocati di Roma e all’Ordine degli Avvocati di Napoli, chiedendo di intervenire con sollecitudine al fine di rimuovere queste campagne diffamatorie per l’intera categoria medica.

Inoltre, Papotto ha dato mandato a un gruppo di avvocati per verificare se ci sono gli estremi per una denuncia penale. La delegittimazione della figura del medico è una problematica molto seria, comporta un rapporto medico-paziente frustrante, che non si basa sulla fiducia ma sul sospetto reciproco.

@vanessaseffer

Aggiornato il 21 settembre 2018 alle ore 20:18