Arriva su FoxLife la quarta stagione di 9-1-1

Arriva in Italia, in contemporanea con gli Stati Uniti, su FoxLife (canale 114 di Sky) da martedì 23 ottobre alle 21, la seconda stagione di “9-1-1”, la serie televisiva creata da Ryan Murphy che racconta la vita e il concitato lavoro degli operatori del numero unico di pronto intervento americano. Dopo il successo della prima stagione, la serie vede ora l’ingresso nel cast di Jennifer Love Hewitt (Ghost Whisperer) che reciterà accanto ai veterani Angela Bassett e Peter Krause nel ruolo di Maddie, una donna che sta per intraprendere l’impegnativa carriera di operatrice del 9-1-1 dopo essersi lasciata alle spalle una relazione sentimentale violenta.

“Li ammiro tantissimo - dice la Love Hewitt degli operatori del pronto intervento - mi chiedo sempre come fanno a mantenere sangue freddo e controllo in certe situazioni, io non ne sarei capace. Riesco a malapena a recitare nei loro panni”. L’attrice riprende la carriera dopo una pausa di diversi anni dovuta alla nascita del secondo figlio Atticus e al lutto per la perdita dell’amata madre. “Avevo bisogno di un po’ di tempo per me e per la mia famiglia - continua - e poi del progetto giusto per ritornare a recitare”. La seconda stagione aprirà con i primi due episodi ambientati a Los Angeles, dove verrà raccontata l’emergenza causata da un terremoto, uno scenario che la città californiana si aspetta - e che per la verità ha già affrontato molte volte - di fronte al quale però non si è mai abbastanza preparati. Da mesi ormai la città è tappezzata di cartelloni pubblicitari che dipingono scenari apocalittici. Uno per tutti: la famosa scritta di Hollywood ridotta a pezzi a causa del terremoto.

Lo scorso anno 9-1-1 è risultato lo show più visto di Fox, un risultato che ha probabilmente a che fare con il fatto che 9-1-1 racconta situazioni reali - o, come nel caso del terremoto di Los Angeles, molto realistiche - e chiamate di soccorso realmente effettuate, “rendendo onore al prezioso lavoro che ogni giorno svolgono migliaia di operatori”, dice Ryan Murphy che proprio a un dramma personale si è ispirato per la creazione della serie. Tempo fa infatti il figlio di Ryan Murphy smise di respirare di colpo. Dopo una chiamata al numero unico d’emergenza i paramedici salvarono il piccolo, di soli 11 mesi, davanti ai suoi occhi. L’arrivo dell’ambulanza, il processo di rianimazione, le parole di conforto dei soccorritori, Murphy ricorda ogni momento. La sua gratitudine verso quelle persone è stata tale da spingerlo a ideare un’intera serie tv per raccontare le vite di chi si occupa di queste emergenze, ogni giorno.

Aggiornato il 22 ottobre 2018 alle ore 13:39