Rientro a scuola, si riparte da Bolzano a Vò Euganeo

Ogni regione avrà il suo rientro a scuola. E le modalità, inevitabilmente, saranno diverse, per non dire quasi opposte. I primissimi a tornare a far lezione, già dal 2 settembre scorso, sono stati gli studenti del Liceo scientifico per professioni di montagna di Tione, in Trentino. Rispetto alla data generale di ripresa fissata per il 14 settembre, hanno fatto subito una scelta autonoma la Provincia di Bolzano, dove i ragazzi torneranno in classe oggi, 7 settembre, il Friuli dove si rientrerà il 16 settembre, la Sardegna (22 settembre), la Puglia e la Calabria (24 settembre). A queste si sono accodate nelle ultime settimane la Basilicata e l’Abruzzo che hanno deciso di riaprire il 24 settembre, anche per evitare di aprire le scuole il 14, chiuderle subito dopo per le elezioni fissate il 20 e 21 settembre e dover procedere a nuove sanificazioni dei plessi scolastici. A queste rischia di unirsi la Campania. Il governatore Vincenzo De Luca ha detto che “alle attuali condizioni, lunedì” ovvero domani “formalizziamo il rinvio dell’apertura dell’anno scolastico”.

Vò Euganeo, il comune padovano che ha registrato il primo decesso per Covid-19 il 21 febbraio e che per primo in Veneto è entrato nell’incubo del lockdown, ha riaperto oggi le porte ai bambini della scuola per l’infanzia. Lo stesso istituto che aveva ospitato il “laboratorio prelievi” della Croce rossa per lo studio sui tamponi coinvolgendo l’intera cittadinanza, è stato allestito con banchi e arredi anti-virus. Questa mattina alla spicciolata a partire dalle 8.30, i 19 bambini della prima classe della materna “Gianni Rodari” sono arrivati a scuola accompagnati da un genitore. A loro verranno concessi tre giorni per l’inserimento, poi da giovedì sarà il momento di tutti gli altri piccoli, in tutto 109, e degli altri 200 delle elementari e delle medie. A tutti i bambini e ai genitori che entrano per l’inserimento è stata misurata la temperatura con un termo-scanner ed è stata permessa l’entrata solo ad un genitore per ogni bambino.

Stamattina, Alfonso d’Ambrosio, il dirigente scolastico del plesso di Vò della scuola dell’infanzia “Gianni Rodari”, dando il benvenuto ai bambini e ai genitori, ha detto: “La Regione non ci ha dato personale in più, ma fondi per 70mila euro per la nostra scuola, sono pochi, proprio oggi chiamerò il dirigente regionale per presentare alcune richieste per le prossime settimane. Ci servirebbero quattro o cinque persone in più tra i collaboratori, noi abbiamo fatto il possibile, qui per fortuna abbiamo aule grandi fino a oltre 80 metri quadri e una sola ‘classe-pollaio’ con 29 bambini”. Il vero test di riapertura delle scuole a Vò sarà comunque quello del 10 settembre in cui torneranno in classe 300 studenti in tutto. E per il 14 settembre c’è grande attesa per l’arrivo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che darà l’avvio ufficiale dell’anno scolastico.

Aggiornato il 07 settembre 2020 alle ore 14:00