La maturità che verrà: ipotesi maxi-orale

La maturità che verrà sarà un maxi-orale. Questa l’ipotesi che sta prendendo corpo nelle ultime ore. Una soluzione, quindi, che non si discosterà dall’esame dell’anno scorso. Probabilmente, ci sarà una stretta per l’ammissione alla prova finale, il tutto per avere studenti quantomeno pronti. Nel frattempo, il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, sta procedendo con le consultazioni. Di questo e altro ne ha parlato Bianca Granato, capogruppo M5S in commissione Istruzione al Senato, che all’Ansa ha detto: “Il Partito Democratico aveva proposto una prova scritta e una orale ma dobbiamo poter dare certezza al personale scolastico e agli studenti e al momento non è possibile garantire a tutti lo stesso numero di giorni di scuola; il rischio è di dover cambiare le carte in tavola all’ultimo momento”.

La soluzione del maxi-orale non è stata caldeggiata dal Pd. Flavia Nardelli, capogruppo democrat in commissione Istruzione alla Camera, sempre all’Ansa ha rimarcato: “Tenere l’asticella alta favorisce chi non ha altre possibilità. Nell’incontro di maggioranza di ieri sera sull’esame di maturità si è sottolineato che era un incontro interlocutorio, è stato uno scambio di idee. Noi del Pd abbiamo sottolineato che prendere una decisione così in anticipo è una resa, se poi la situazione epidemiologica peggiora ci si penserà. Soprattutto riteniamo che una prova di italiano scritto vada fatta”.

Intanto il ministro Azzolina ha riferito che sarà fondamentale prendere una decisione entro breve tempo, per garantire certezza sia agli studenti che alle scuole. La maturità secondo quanto spiegato da Azzolina alla riunione di maggioranza con gli esponenti delle commissioni competenti di Camera e Senato – dovrà tenere conto dell’anno scorso ma allo stesso tempo dovrà essere un esame “completo, serio, capace di offrire un quadro adeguato delle competenze degli studenti”.

Aggiornato il 21 gennaio 2021 alle ore 14:28