Food delivery: 60mila rider devono essere regolarizzati

Francesco Greco, procuratore di Milano, ha chiesto la regolarizzazione contributiva e dei contratti di 60mila lavoratori per quattro delle principali società del food delivery. In Italia i rider “hanno un trattamento di lavoro che nega loro un futuro – ha evidenziato il procuratore Greco – hanno un permesso di soggiorno regolare ma non permettiamo loro di costruirsi una carriera adeguata”.

Secondo i recenti report dell’Inps e delle divisioni italiane delle società che si occupano della consegna di cibo a domicilio prenotato tramite app, nel 2019 erano presenti 11mila rider. Ora numeri sono decisamente diversi. La procura ha passato al setaccio le posizioni di 28.836 fattorini di Foodinho-Glovo; 8.523 di Uber Eats; 3.642 di Just Eat; 19.510 di Deliveroo. Le società in questione hanno ricevuto la notifica dei verbali, con la richiesta della trasformazione dei contratti da autonomi a subordinati.

Secondo quanto appreso, nel corso del tempo l’impegno richiesto ai rider è stato sempre più maggiore, fino all’esplosione del settore. Pertanto, i 60mila “intercettati” dalla procura di Milano potrebbero rappresentare solo una parte del numero reale.

Aggiornato il 25 febbraio 2021 alle ore 17:55