Elisabetta Belloni, prima donna al comando dei servizi segreti

Nasce a Roma il primo settembre del 1958. È la prima ragazza a frequentare il liceo Massimiliano Massimo dei gesuiti, a Roma, dove c’è anche Mario Draghi. Si diploma nel 1977. Si laurea nel 1982 in Scienze politiche alla Luiss. Entra in diplomazia molto presto con assegnazione a Vienna presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (Unido). Sempre a Vienna ricopre l’incarico di primo segretario dal 1993 al 1996. Nel 1996 riceve l’onorificenza di Cavaliere, Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Nel 1999 la troviamo a Bratislava per un anno. Nel 2000 rientra nella Capitale dove ricopre una successione vertiginosa di incarichi di coordinamento presso il Ministero degli Esteri. È stata docente di Cooperazione allo sviluppo alla Luiss di Roma.

Nel suo percorso professionale, iniziato alla Farnesina nel 1985, raggiunge una serie di primati: prima donna segretario generale del Ministero degli Esteri, la prima capo di gabinetto del ministro, la prima a guidare la Cooperazione allo sviluppo sotto la presidenza di Giorgio Napolitano e a dirigere l’Unità di crisi della Farnesina. Nel 2004 gestisce con successo il rimpatrio di migliaia di turisti italiani coinvolti nello tsunami in Asia. Affronta la vicenda di Giuliana Sgrena, l’assassinio di Nicola Calipari in Iraq, il rapimento di Daniele Mastrogiacomo in Afghanistan, il destino di tecnici italiani catturati dai guerriglieri nigeriani. Diventa capo di gabinetto del ministro degli esteri Paolo Gentiloni. Successivamente, viene nominata segretario generale degli affari generali della Farnesina. Riceve l’onorificenza della Legione d’onore conferita dalla Francia i cui interessi divergono spesso da quelli nazionali. È stata indicata anche come candidata alla presidenza della Repubblica. Con il ministro degli Esteri Franco Frattini, durante il Governo Berlusconi, Belloni è nominata Capo dell’Unità di crisi della Farnesina, fino al 2008, per poi diventare direttore generale per la Cooperazione allo sviluppo. Il 27 dicembre 2009 le viene conferito il titolo di Commendatore, Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

In molti dichiarano continuamente con metodica accuratezza che è al di sopra dei partiti, anche se la collocazione politica di coloro che le hanno conferito gli incarichi lasciano qualche dubbio. Anche la Dama della sicurezza nazionale dovrà riuscire a non farsi stritolare dalle contese di retroguardia da parte delle spietate fazioni politiche che tengono il nostro Paese in stallo da quasi un secolo. 

Le rimane, indiscusso, il primato di essere la prima donna nella storia italiana ad assumere il comando dei Servizi segreti.

(*) Nella foto, il Presidente Giorgio Napolitano con Elisabetta Belloni, direttore generale per la Cooperazione e lo Sviluppo del Ministero per gli Affari esteri, in occasione dell’incontro con una delegazione di partecipanti alla Conferenza Internazionale delle Organizzazioni della Società Civile Afgana.

Aggiornato il 27 dicembre 2022 alle ore 16:14