Fieg-Fnsi, piano quadriennale per il rilancio

Il settore dell’editoria registra un drammatico calo di copie di quotidiani e fatturati delle imprese. Ma, grazie all’offerta on-line, aumenta la platea dei fruitori dei prodotti giornalistici. Così la professione si sposta sempre più verso il lavoro autonomo e l’Intelligenza artificiale cambia il ruolo stesso degli operatori dell’informazione.

Sono stati questi alcuni dei temi al centro della seconda giornata del Congresso della Fnsi (Federazione nazionale stampa italiana) a Riccione, che ha visto la partecipazione della controparte del sindacato, la Fieg (Federazione italiana editori giornali), e del governo su un tema caldo come quello della giustizia.

“Oggi (ieri, ndr) – ha detto il presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti – voglio mandare un messaggio di speranza. Non abbiamo firmato il contratto nazionale in questi quattro anni, ma abbiamo fatto tante cose insieme. Ora siamo pronti a collaborare e andare insieme davanti al governo per chiedere un piano di quattro anni con l’intento di fare in modo che le aziende non riducano più il personale” e possano investire. Riffeser ha sottolineato che l’aumento del costo della carta ha spinto alla riduzione delle foliazioni, delle foto e degli articoli, ma si è detto ottimista sul futuro perché il ruolo del giornalista resta centrale e la platea dei lettori è aumentata grazie al web.

“I Cinque stelle a dicembre – ha aggiunto Riffeser – hanno presentato un emendamento per prorogare gli aiuti al settore. Vuol dire che si sono ravveduti e i giornalisti hanno vinto. Il vostro lavoro verrà rivalutato”. Al centro del dibattito anche i temi della libertà di informazione, messi a rischio delle norme sulle intercettazioni e, in ultimo, dal decreto sulla presunzione di innocenza che ha recepito una direttiva Ue. “Dobbiamo lavorare al raggiungimento di un equilibrio tra i beni tutelati costituzionalmente, ma serve un confronto leale e aperto e il rispetto del cittadino che rimane sempre sullo sfondo, ma ci sono piccoli drammi che spesso si consumano”, ha detto il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, presente al Congresso della Fnsi a Riccione. “Non c’è nel governo alcuna volontà di compressione del diritto-dovere all’informazione – ha sottolineato ancora – ma viviamo nel nostro Paese un processo mediatico più aggressivo di quello che si svolge nelle aule di tribunale, che spesso comporta squassi in famiglia”.

Si è detto pronto al confronto su questi temi il presidente dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli, che ha richiamato la categoria a concentrarsi sulle sfide del futuro. “L’intelligenza artificiale – ha detto – sarà la tomba per le forme di giornalismo poco qualificate. Le farà meglio, più velocemente e gratis. Per questo dobbiamo difendere il giornalismo di qualità, di questo dobbiamo parlare”.

Sul fronte internazionale sono le minacce ai reporter in molti Paesi del mondo a catalizzare l’attenzione delle associazioni di categoria. Dominique Pradalié, presidente della Federazione internazionale dei giornalisti, ha chiesto “che l’assemblea generale dell’Onu adotti una convenzione, che stiamo promuovendo, contro l’impunità di coloro che attaccano i giornalisti”.

Il segretario della Federazione, Ricardo Gutiérrez, ha invece posto l’accento sulla situazione dei colleghi in Ucraina. “Voglio ricordare – ha sottolineato – che nell’anno di guerra insieme a migliaia di vittime sono morti 12 giornalisti. Noi abbiamo attivato in quel Paese sei centri di solidarietà per permettere ai colleghi di lavorare”.

Aggiornato il 16 febbraio 2023 alle ore 11:03